Terapia intensiva ospedale finanziata da Eni, “progettualità già esecutiva e cantierabile”

 
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Gela. Sta per essere conclusa la fase di progettazione della nuova terapia intensiva dell’ospedale “Vittorio Emanuele”, finanziata da Eni durante l’emergenza Covid-19. Conferme sono arrivate da uno scambio di missive tra il sindaco Lucio Greco e il responsabile Eni degli enti e delle istituzioni locali Francesco Manna. Il sindaco, dopo una prima lettera inviata il 14 aprile, ha chiesto dieci giorni dopo al direttore dell’Asp di Caltanissetta di conoscere lo stato di attuazione del piano che prevede la realizzazione dell’unità di terapia intensiva. “E’ giusto rassicurare i cittadini gelesi sulle concrete possibilità attuative del progetto in tempi ristrettissimi e comunque in tempi tali da risultare utili per fronteggiare la pandemia in corso – ha spiegato Greco – con quest’ultimo potenziamento operativo saremo in grado di fronteggiare non solo la corrente epidemia da Covid 19 ma anche tutte le altri gravi patologie, frutto della passata condizione socio-ambientale del nostro territorio”. Conferme sulla conclusione della fase tecnica sono arrivate questa mattina, nel corso di una videoconferenza tra sindacati, prefetto e vertici Asp.

Da Eni fanno sapere che “in accordo con l’Asp è stato realizzato un programma di potenziamento dell’ospedale Vittorio Emanuele, oltre ad alcune iniziative minori per l’Asp in tutta la provincia. Per la popolazione gelese era prevista la fornitura di 7500 mascherine FFP2 e 30 mila mascherine chirurgiche su tutto il territorio. Il 23 aprile è stato consegnato, installato e collaudato in ospedale l’impianto di sterilizzazione. E’ in fase di finalizzazione lo sviluppo dell’ingegneria, che a livello progettuale è già esecutivo e cantierabile, propedeutico all’esecuzione delle opere e delle forniture per la realizzazione della nuova unità di terapia intensiva dell’ospedale”.

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