Terreno espropriato irregolarmente, Comune non ha mai “sanato”: “Provveda entro sessanta giorni”

 
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Gela. Dopo quattro anni, il Comune non ha ancora dato soluzione all’ennesimo esproprio “allegro”. Nel 2016, era stato condannato a restituire un terreno, in contrada Olivastro, ai proprietari che se lo erano visto occupare. In alternativa, l’ente avrebbe dovuto procedere all’acquisizione sanante, chiudendo una procedura, mai completata, con il versamento delle indennità in favore dei proprietari. Nulla di tutto questo e i legali degli stessi ex titolari dell’area hanno agito davanti ai giudici del Tar Palermo. Un giudizio di ottemperanza, a Comune assente (non c’è stata costituzione da parte del municipio), che ha confermato quanto chiesto dai legali dei proprietari, gli avvocati Calogero Giardina e Sabina Raimondi. Dagli uffici dell’ente, solo dopo un sollecito, hanno inoltrato una breve relazione. E’ emerso che, fino ad oggi, la procedura è rimasta praticamente congelata. Nessuna restituzione del terreno né l’acquisizione sanante. Un’impasse che dovrà essere superata entro i prossimi sessanta giorni.

I giudici del Tar Palermo hanno inoltre provveduto a designare un commissario ad acta, che dovrà sostituirsi al Comune qualora i tempi fissati non vengano rispettati, per l’ennesima volta. Intanto, Palazzo di Città dovrà pagare pure le spese sostenute dai ricorrenti.

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