Terrore al lungomare e i cittadini si ribellano, la polizia: fondamentale l’aiuto dei due giovani

 
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Gela. E’ stato un momento di lucida follia. Ne sono convinti gli investigatori che stamattina hanno spiegato le fasi dell’arresto di Emanuele Cauchi, il 35enne che ha ferito due persone con una cesoia e creato terrore tra i bagnanti del lungomare.

Tutto per una multa elevata alla sua auto in via Salina, stradina che porta in via Mare. Il Primo Dirigente del Commissariato, Francesco Marino e la responsabile della Pg Laura Romano, hanno sottolineato la reazione dei cittadini. “Nella maggior parte dei casi i cittadini non ci aiutano mai nella ricostruzione dei fatti – hanno detto – Questa volta sono stati loro a fornire elementi utili. I due giovani sono intervenuti in difesa del vigile aggredito”.

Emanuele Cauchi ha cercato di nascondersi tra la folla. E’ stato però riconosciuto ed arrestato. Lui si è difeso. “State sbagliando persona, non sono io quello che cercate”. L’uomo era con la famiglia di ritorno dal mare. E’ un incensurato. La reazione spropositata è inspiegabile. Per ferire i due giovani ha utilizzato una cesoia che aveva in auto. Le due vittime sono state portate d’urgenza presso l’ospedale, dove sono state ricoverae. Uno dei due feriti è stato operato d’urgenza avendo avuto reciso un dito della mano, con una prognosi di 40 giorni, mentre il secondo passante è stato dimesso con una prognosi di 15 giorni di prognosi. Durante il raptus ha minacciato e colpito anche uno dei due vigili urbani nonchè altri tre passanti, per puro caso non raggiunti dai fendenti.

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