Timbrava ma non era in servizio, “operatore Irsap assenteista”: chiesto processo

 
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Gela. Avrebbe timbrato, per poi allontanarsi dal posto di lavoro, a bordo della sua automobile, pare per effettuare commissioni personali. Il pubblico ministero Mario Calabrese ha chiesto il rinvio a giudizio di un operatore, al momento dei fatti in servizio nella sede locale dell’Irsap, l’ex Asi di contrada Brucazzi. Dagli accertamenti compiuti, sarebbe emerso un presunto caso di assenteismo. Nonostante la presenza rilevata con i sistemi in dotazione agli uffici Irsap, l’operatore si sarebbe poi allontanato. Le prime verifiche avrebbero fatto partire la segnalazione e la successiva indagine. L’accusa avanzata è di truffa. Il pm è rimasto fermo sulle posizioni della procura, sostenendo le contestazioni e la richiesta di mandare l’imputato a processo. Il gup ha ammesso come parte civile proprio l’Irsap, rappresentato dall’avvocato Paola Carfì che ha chiesto il rinvio a giudizio, seguendo la linea della procura.

I fatti ricostruiti risalgono al maggio di due anni fa, ma secondo la difesa non ci sarebbe stato nessun caso di assenteismo. La condotta dell’operatore avrebbe rispettato quanto previsto dalle disposizioni impartite da Irsap. La difesa si è opposta al rinvio a giudizio.

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