Timbri bollette e certificati unilav ritenuti falsi, tre assolti in appello dopo condanna primo grado

 
0

Gela. Timbri e certificazioni ritenute false avevano portato alla condanna in primo grado, ad un anno e quattro mesi di reclusione, nei confronti di tre presunti responsabili, legati da rapporti di parentela. Gli inquirenti accertarono la presunta presenza di timbri fasulli sulle ricevute di pagamento di bollette per utenze elettriche, ma anche la possibile emissione di certificati unilav, che in realtà sarebbero serviti solo ad attestare rapporti di lavoro mai costituiti. I giudici della Corte d’appello di Caltanissetta hanno però ribaltato il verdetto del giudice del tribunale di Gela, assolvendoli. Le motivazioni non sono state ancora depositate, ma è stata accolta la richiesta del loro legale di fiducia, l’avvocato Salvo Macrì. La difesa ha presentato due diversi atti d’appello, che però hanno messo in luce l’assenza di elementi che potessero far pensare ad una responsabilità dei tre imputati. Nessuno di loro, infatti, avrebbe avuto conoscenze tecniche tali da arrivare alla falsificazione di timbri o delle certificazioni unilav.

Una tesi che non convinse il giudice di primo grado, ma che pare abbia invece fatto breccia in appello. I giudici nisseni, intanto, hanno emesso una sentenza favorevole.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here