Timpazzo, dodici assunzioni alla “Impianti Srr”: bandi annullati, vanno rivisti

 
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Una delle aree della discarica Timpazzo

Gela. Le prime avvisaglie c’erano state a fine agosto, quando il consiglio di amministrazione della Srr4 ha formalizzato la richiesta di verificare il contenuto dei bandi per dodici assunzioni, da effettuare nell’organigramma della “Impianti Srr”, la società in house che gestisce la piattaforma di Timpazzo e ha anche ottenuto il servizio di raccolta rifiuti. Bandi che adesso sono stati annullati e verranno ripubblicati, ma con qualche variazione sullo sbarramento inizialmente imposto per accedere alle prove di selezione. Dopo le richiesta del cda della Srr, l’amministratore della “Impianti”, l’ingegnere Giovanna Picone, ha dato mandato ai tecnici che si erano occupati di predisporre tutti i bandi. Per evitare contenziosi e possibili ricorsi amministrativi, è stato deciso di modificare lo sbarramento per l’accesso alla prova orale, legato alla valutazione dei titoli e dei curriculum dei candidati. Verranno riformulati tutti i bandi che erano stati pubblicati lo scorso luglio. La “Impianti Srr”, allo stato, non ha alcun dipendente a tempo indeterminato in organico. L’esigenza è di arrivare a strutturare una pianta organica, già approvata dalla Srr4. I bandi, che verranno ridefiniti e nuovamente pubblicati, prevedono l’assunzione di tecnici e funzionari amministrativi. Nell’area tecnica, si prevede l’assunzione di un “responsabile tecnico”, di due “funzionari tecnici” e di cinque “assistenti tecnici”. Per quanto riguarda l’amministrazione e il controllo, i bandi sono rivolti alla selezione di un “responsabile del personale”, di un “responsabile contabilità e controllo”, di un “funzionario informatico” e di un “impiegato di concetto”.

Non sono chiari i tempi necessari per la nuova pubblicazione, ma la “Impianti Srr” vuole certamente accelerare, di modo da avere una prima vera pianta organica. Nel recente passato, la Srr4 si è trovata a valutare la richiesta degli ex amministrativi dell’Ato Cl2, che hanno più volte richiesto di essere assorbiti, richiamando la legge 9 del 2010, in quanto in servizio fino al 31 dicembre del 2009. Ad oggi, non hanno mai ottenuto riscontri, nonostante l’intervento dei sindacati.

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