Timpazzo è anche una questione politica, monta lo scontro sulla prossima gestione degli impianti

 
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Gela. Chi si prenderà la discarica di Timpazzo?


Lo scontro su Timpazzo. Il sito, da mesi ormai, è al centro di uno scontro, ancora latente, ma in procinto di farsi piuttosto duro. Nelle ultime settimane, è arrivata l’accelerazione della Srr4, come ribadito dal commissario regionale Nicola Russo, che mira ad ottenere la gestione di tutti gli impianti, adesso dell’Ato Cl2 del commissario liquidatore Giuseppe Panebianco. Lo scorso luglio, i tecnici di Panebianco hanno chiesto una nuova proroga alla Provincia per continuare a gestire impianti e discarica. La Srr4, però, sembra intenzionata a prendersi il sito, mettendo sostanzialmente fine all’esperienza dell’Ato. Probabilmente, si andrà allo scontro, almeno amministrativo. Il commissario liquidatore Giuseppe Panebianco sembra piuttosto scettico, visto che la Srr4 non garantirebbe le necessarie condizioni per la gestione del sito. Il terzo “incomodo” è l’amministrazione comunale, con l’assessore Simone Siciliano che non vede di buon occhio il commissario Panebianco. Timpazzo rimane il vero fronte di contrapposizione. L’impianto di compostaggio di Brucazzi, invece, è già stato assegnato, almeno per i prossimi quattro anni, ad un’azienda siracusana che si è aggiudicata l’appalto. Lo scontro tra il commissario dell’Ato Cl2 e il vicesindaco è proseguito anche intorno al tavolo della prefettura di Caltanissetta. La contesa, questa volta, si gioca sui crediti vantati dall’Ato nei confronti del Comune e sulle quote non pagate dal municipio per i conferimenti a Timpazzo. Uno scontro che la giunta legge soprattutto in chiave politica. In municipio, il sindaco e gli assessori, a cominciare da Siciliano, non hanno gradito le mosse del consigliere comunale Giovanni Panebianco, esponente di DiventeràBellissima, adesso convinto sostenitore della mozione di sfiducia. Da quanto emerge, in giunta le scelte politiche di Panebianco verrebbero lette nell’ottica di una “difesa” del fratello, ovvero il commissario dell’Ato Cl2 Giuseppe Panebianco, certamente non tra i “beniamini” dell’amministrazione comunale. Dal lato opposto, però, i vertici dell’Ato Cl2 stanno cercando di chiudere il mandato ricevuto con la fase commissariale, pur tra difficoltà di cassa e in assenza di vere risposte dalla Regione che dovrebbe dare il via libera definitivo ai lavori di ampliamento del sito, fermi al palo da quasi due anni. Sullo sfondo, rimane il ruolo dell’onnipresente Tekra, società campana che continua a gestire in proroga il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti in città, e i rapporti con l’amministazione comunale. In attesa di una gara che, fino ad oggi, non si è concretizzata. Dello stesso gruppo campano fa parte la Balestrieri impianti che a marzo ha subito la revoca del contratto di gestione dell’impianto di compostaggio a Brucazzi. Il commissario Panebianco e i suoi tecnici, con in testa Sergio Montagnino, hanno individuato diverse violazioni, al punto da indurli a rompere il rapporto.

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