Timpazzo e il nuovo assetto della Srr4, assemblea a metà luglio: Greco ha chiesto rinvio

 
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Gela. Il confronto su temi che pesano sull’intero sistema locale dei rifiuti è solo rinviato, a metà luglio. L’assemblea della Srr4 ha accolto la richiesta, formalizzata dal sindaco Lucio Greco, che con insistenza aveva spinto per convocare tutti i componenti ma che si è trovato impossibilitato a partecipare, perché positivo al Covid e in isolamento. Il vicepresidente Vincenzo Marino in questa fase sta coordinando la Srr, in attesa di ufficializzare il nuovo cda, dopo la sconfitta elettorale dell’ex sindaco di Butera Filippo Balbo. E’ stato il primo cittadino mazzarinese a contattare tutti gli altri sindaci, comprese le new entry Giovanni Zuccalà (per Butera) e Salvatore Letizia (per Sommatino), e a delineare il da farsi. L’impossibilità manifestata da Greco ha convinto ad aspettare, rinviando l’assemblea. Oltre a definire il nuovo assetto del cda, anche se dovrebbe comunque cambiare poco (il sindaco Greco però non ha mai del tutto accantonato l’ipotesi di un suo ingresso), l’assemblea Srr dovrà ancora una volta tornare sulla situazione di Timpazzo. Con i conferimenti ulteriori disposti dalla Regione, da oltre un anno il sito deve fare fronte ad arrivi continui e il rischio di una saturazione è concreto, così come hanno spiegato nelle scorse ore proprio Greco, la sua giunta e la maggioranza, prendendo le distanze dalle scelte della Regione e dell’assessore all’energia Daniela Baglieri.

Sia “Impianti Srr”, la società che gestisce la piattaforma integrata, sia l’amministrazione comunale, si sono rivolti al Tar Palermo, per cercare di bloccare gli effetti del decreto regionale che depenna anche il tetto massimo giornaliero di rifiuti conferibili in discarica. L’emergenza in atto in altre aree dell’isola ha però indotto i giudici amministrativi a non accogliere la sospensiva e a prevedere conferimenti fino a 950 tonnellate al giorno. Per Greco, che dopo le dimissioni dell’ex assessore Cristian Malluzzo mantiene ad interim la delega all’ambiente, non è possibile procedere concentrando l’intera emergenza siciliana solo su Timpazzo. I Comuni della Srr potrebbero a breve trovarsi senza una discarica efficiente, costretti a trasferire i rifiuti in altri siti, anche fuori dalla Sicilia, con un aggravio dei costi sempre maggiore. Il nuovo corso della Srr4 dovrà assumere scelte strategiche, anche rispetto al rapporto con la Regione.

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