Timpazzo, Greco: “Iniziativa Balbo tardiva, pensi a serie compensazioni per territorio”

 
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La vasca della discarica Timpazzo

Gela. La Regione, da almeno un anno, ha individuato Timpazzo come sito di riferimento per mettere una pezza ad un’emergenza rifiuti, praticamente infinita. Pochi si sarebbero aspettati, però, che il dipartimento acqua e rifiuti prendesse l’iniziativa di eliminare il limite massimo giornaliero di rifiuti conferibili nella discarica locale, fissato a 450 tonnellate. Un passaggio “burocratico”, ma che certamente fa capire quale sia l’intenzione della Regione. L’emergenza è in atto e il vincolo avrebbe potuto comportare limitazioni ai quantitativi, che Palermo pare non volere. L’amministratore della “Impianti Srr”, l’ingegnere Giovanna Picone, ha smorzato l’allarme, spiegando che non sarà possibile un conferimento illimitato. La preoccupazione, però, è tanta. Lo scorso anno, il sindaco Lucio Greco protestò davanti alle prime richieste, giunte dalla Regione, di aprire i cancelli di Timpazzo per quantitativi ulteriori, provenienti anzitutto dal sito di “Sicula Trasporti”. L’aumento ci fu e doveva essere solo temporaneo. Così non è stato. Ora, con il riesame Aia in corso, a Timpazzo la situazione potrebbe farsi più delicata. Il presidente della Srr4 Filippo Balbo ne vuole parlare con i sindaci e pare sia intenzionato ad impugnare il provvedimento, possibilità che peraltro è riportata nell’atto, firmato dal dirigente generale Calogero Foti. “L’iniziativa della Srr è tardiva e non capisco a cosa possa servire – dice il sindaco Lucio Greco – lo scorso anno, sono stato lasciato da solo quando mi sono opposto ai conferimenti ulteriori. Perché il presidente della Srr4 non è intervenuto allora? Il danno è già stato consumato e la discarica è fortemente compromessa. E’ stato compromesso il circuito virtuoso anche dell’impiantistica. Non ho ancora avuto modo di leggere il provvedimento ma penso sia necessario confrontarsi con gli organi regionali e approfondire il tema”. Greco non concorda affatto con la presa di posizione di Balbo, considerata fin troppo tardiva, con un provvedimento della Regione ormai firmato. “Piuttosto che concentrarsi su iniziative giudiziarie, che reputo tardive – aggiunge Greco – mi chiedo come mai la Srr non abbia provveduto ad avviare tutte le valutazioni per cercare di capire se i vincoli possano essere superati, così procedendo con il progetto di ampliamento. E’ stato fatto qualcosa per individuare eventuali siti alternativi? A questo punto, la Srr dovrebbe agire per richiedere serie compensazioni per il torto subito dal territorio. Le dichiarazioni rilasciate dal presidente della Srr e dall’amministratore della “Impianti” non le condivido”.

Greco esporrà la sua posizione anche in assemblea, ma sembra nuovamente distante dal presidente Balbo, così come capitato già lo scorso anno quando ci furono i primi no ad un aumento dei conferimenti, che per Timpazzo è poi diventato costante e non si è mai veramente fermato. A risentirne potrebbero essere tutti i Comuni dell’ambito, che paradossalmente sarebbero costretti ad individuare siti alternativi per conferire, qualora la pressione su Timpazzo diventasse insostenibile.

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