Timpazzo rischia il fermo? Non arrivano i soldi dai comuni: Messinese, “non si può chiedere solo al nostro ente”

 
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Gela. “Non si può far pressione solo ed esclusivamente

sul Comune di Gela che, forse, è quello più in regola di tutti”.

I servizi a Timpazzo. Il sindaco Domenico Messinese non ha gradito l’ennesimo allarme giunto dalle segreterie confederali di Cgil, Cisl e Uil, relativo al rischio di blocco delle attività nella discarica Timpazzo. La scarsissima liquidità nelle casse dell’Ato Cl2 in liquidazione, che ancora gestisce il sito, non consente di coprire il costo dei servizi effettuati. “Abbiamo dato mandato di pagare altre fatture, nel tentativo di non pesare troppo sui conti dell’Ato e, ovviamente, su aziende e lavoratori – spiega ancora Messinese – però, l’invito dovrebbe valere per tutti. Noi stiamo cercando, tra mille difficoltà, di ottemperare. Ci sono altri comuni che non pagano da anni”. In base ai dati a disposizione del commissario liquidatore dell’Ato Cl2 Giuseppe Panebianco e del direttore tecnico di Timpazzo Sergio Montagnino, il comune di Gela sarebbe debitore di circa un milione di euro. Senza i soldi necessari, tutto diventa difficile nel sito. Così, i segretari confederali Ignazio Giudice, Emanuele Gallo, Maurizio Castania e Nicola Calabrese hanno nuovamente richiesto a tutti i comuni dell’ambito di adempiere ai pagamenti delle quote, al punto da chiamare in causa il prefetto di Caltanissetta Maria Teresa Cucinotta. “Altrimenti – ha ribadito Panebianco – sarà inevitabile assumere decisioni drastiche”.                                                         

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