Timpazzo, Srr spaccata: non c’è posizione unitaria, Greco per il ricorso al Tar

 
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La discarica Timpazzo

Gela. Una posizione ufficiale, unitaria, della Srr4, ancora non c’è. Davanti al progetto della Regione, che vede nel sito di Timpazzo la soluzione più immediata per evitare nuove emergenze rifiuti sull’isola, nell’assemblea della Srr restano le distanze e si sono sostanzialmente creati due schieramenti, decisamente agli antipodi. Non sono state sufficienti oltre tre ore di confronto, questa sera, per arrivare ad una decisione univoca. Il sindaco Lucio Greco è ormai fermo nel dire no al progetto che porterebbe conferimenti giornalieri a Timpazzo, fino a 950 tonnellate. L’assemblea si è tenuta in remoto e l’avvocato ha confermato la disponibilità a sostenere le esigenze dei territori in emergenza, ma senza andare oltre la soglia delle 450 tonnellate al giorno. “I Comuni del nostro ambito – spiega – conferiscono fino a cento tonnellate al giorno e il resto della capienza siamo disponibili a metterlo a disposizione dei Comuni che hanno bisogno. Non accetto però che si arrivi ad autorizzare conferimenti fino a 950 tonnellate al giorno. C’è un grave rischio ambientale per un territorio già enormemente provato. Ho presentato una mozione in assemblea, che prevede anche la possibilità di un ricorso amministrativo, per opporsi al decreto della Regione. Al termine della votazione, ci sono stati otto sì e altrettanti no. Quindi, un nulla di fatto. Ringrazio i sindaci dei Comuni che si sono mostrati fortemente interessati a salvaguardare il nostro territorio, che è quello che ospita la discarica e avrebbe le ripercussioni principali dal drastico aumento dei quantitativi. Gli altri Comuni, invece, si sono opposti alla mozione”. La proposta di Greco ha trovato il sostegno di Riesi, Sommatino e del rappresentante del Libero Consorzio di Caltanissetta. Contrari, invece, non solo il presidente della Srr4, il sindaco di Butera Filippo Balbo, ma anche quelli di Niscemi, Delia e Piazza Armerina. Pare che a quella di Greco abbia poi fatto da controproposta, una mozione avanzata dal sindaco di Niscemi Massimiliano Conti, che invece ha sostenuto la necessità di valutare i riscontri tecnici che sono emersi sul piano dell’impatto ambientale. Un parere favorevole al progetto di aumento dei quantitativi è già stato rilasciato dalla commissione tecnica specialistica della Regione. Secondo Conti, “chiudere ai conferimenti in una discarica pubblica come Timpazzo significa trasferire tutto ai privati”. “Ovviamente – dice ancora – la questione ambientale deve essere verificata e posta come priorità assoluta”. La sua iniziativa non ha però trovato supporto dal gruppo di sindaci che si è schierato con l’avvocato Greco e anche in questo caso c’è stato un nulla di fatto. La Srr4, che solo la settimana scorsa sembrava ferma nel dire no al progetto della Regione, in maniera compatta, dopo l’incontro palermitano con l’assessore all’energia Daniela Baglieri si è spaccata, generando una stasi, difficile da sbloccare.

Pesano probabilmente anche ragioni di opportunità politica. Greco continua a sostenere il no all’aumento del quantitativo di rifiuti, con aperture solidaristiche verso i Comuni in emergenza, sempre però entro la capienza già stabilita, soprattutto per evitare che Timpazzo possa andare verso la saturazione. “Comprendo l’emergenza – conclude – ma devono esserci un inizio e una fine precisa. Il territorio non può continuare a pagare le conseguenze ambientali, dopo quanto accaduto in passato”.

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