“Timpazzo vergogna Musumeci”, Di Cristina con Provenzano: “Etica contro questione morale”

 
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Di Cristina e Provenzano durante l'iniziativa politica a Niscemi

Gela. I rapporti tra il Pd locale e l’attuale numero due del partito nazionale, l’ex ministro Giuseppe Provenzano, non sono mai stati in discussione. Ieri, a Niscemi, il segretario provinciale Peppe Di Cristina e lo stesso Provenzano hanno partecipato ad un’iniziativa politica, a supporto del candidato a sindaco, Carlo Pisa, sostenuto dai dem e dall’area di centrosinistra. Nelle stesse ore, da Palermo sono arrivate ulteriori disposizioni su Timpazzo, sito destinato ancora una volta a sostenere la crisi dei rifiuti, con conferimenti ulteriori. “Una vergogna – ha detto Di Cristina a margine dell’iniziativa politica – il peggiore governo regionale della storia non smette di ribadire che Gela e il comprensorio diventano importanti solo quando ci sono da conferire i rifiuti di mezza Sicilia. L’abbiamo denunciato già lo scorso anno. Avevamo compreso che la volontà di Musumeci e del suo governo non era legata solo all’emergenza ma a trasformare questo territorio in una discarica permanente. Non dimentichiamo il progetto dell’impianto per i rifiuti di tutta la Sicilia occidentale. Noi non lo consentiremo”. I dem, dall’esito delle amministrative niscemesi, potranno trarre qualche spunto politico ulteriore. Allo stesso modo, ci sono altri centri della provincia chiamati al voto e nei quali il centrosinistra dovrà verificare la propria portata, in vista della lunga corsa verso le regionali. La presenza di Provenzano conferma il rapporto politico con Di Cristina, che ormai a breve dovrebbe ufficializzare la sua candidatura all’Ars. Intanto, saranno importanti i numeri di consultazioni elettorali come quella di Niscemi, dove l’asse Pd-Movimento cinquestelle non si è ricreato, a differenza di quanto accadrà in altri Comuni e di ciò che si verificò lo scorso anno in centri della provincia come San Cataldo. L’arrivo di Provenzano è quasi un’investitura per Di Cristina e per l’altro candidato all’Ars, già individuato dalla direzione provinciale, l’assessore di San Cataldo Marco Andaloro. “E’ grazie a Provenzano – ha spiegato Di Cristina – che la questione meridionale è ritornata al centro del dibattito nazionale. Lo dobbiamo a lui e al lavoro svolto al Ministero per il Sud” La campagna elettorale per le amministrative, condotta dai dem, non trascura affatto la “questione morale”.

Il Pd, ormai da oltre un anno, in città e non solo, spinge per impedire che si ritorni al passato. Un concetto, importante, ieri ribadito dall’ex ministro Provenzano. “Il rischio di un ritorno al passato, con personaggi impresentabili, e di un’aria di smobilitazione, ci sono e sono forti. La mafia non è sparita, anzi. Non spara, ma corrompe – ha detto Provenzano – tiene basso il livello di allarme sociale per sfuggire al dibattito pubblico e concentrarsi al meglio sugli affari. Istituzioni e società civile devono reagire, di nuovo insieme. La politica deve ritrovare tensione etica. In questi giorni ho ripensato spesso a Pio La Torre. Mi ripeto sempre una frase di un grande scrittore, André Malraux, non si fa politica con la morale, ma nemmeno senza”. Nessun riferimento diretto, ma in questo periodo la città e il territorio locale sono toccati da una ripresa degli atti intimidatori e da inchieste che pongono all’attenzione pubblica condotte, sia politiche che amministrative, finite sotto stretta verifica. Sulla “questione morale”, probabilmente, si concentreranno le scelte dei dem locali e i temi veri di una campagna elettorale, che già sembra avere il pieno sostegno dei vertici nazionali del partito.

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