Tommaso ed Emanuele lottano per la vita, una intera città in ansia

 
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Gela.  Un destino che cambia in pochi istanti. Due famiglie in ansia per la sorte dei loro figli, unite nel dolore nello stesso reparto d’ospedale di Catania. Sono ore di angoscia per i genitori di Tommaso ed Emanuele, vittime di due gravissimi incidenti stradali che si sono verificati rispettivamente giovedì pomeriggio e sabato pomeriggio. Due storie diverse quelle di Tommaso ed Emanuele, sostenuti nelle preghiere da una intera città.

Speranze per Tommaso. L’undicenne è stato operato ieri mattina per consentire ai medici di ridurre l’ematoma provocato da una emorragia cerebrale dopo l’impatto con l’autocarro in via Venezia. Rispetto a ieri le speranze di sopravvivenza aumentano, tant’è che sembra che il piccolo da Rianimazione sia stato trasferito in Terapia intensiva, sempre al Cannizzaro di Catania. Più ore passano maggiori sono le speranze.

Ansia per Emanuele. Sicuramente più critica la situazione clinica di Emanuele, il diciannovenne studente universitario coinvolto in un incidente stradale autonomo sulla Catania-Gela. Anche lui, come Tommaso, ha una emorragia cerebrale. I medici non si sbilanciano e dicono di attendere altre 48 ore prima di decidere cosa fare. I genitori hanno chiesto di pregare per il loro primogenito.

Ma cosa è accaduto? Sono quattro i ragazzi coinvolti come annunciato ieri  nell’incidente. Due ragazzi e due ragazze, tutti giovanissimi. Avevano deciso di assistere al concerto di Carmen Consoli venerdì sera a Catania. La mattina successiva la scelta di trascorrere mezza giornata a Taormina. Poco prima dell’ora di pranzo la decisione di tornare a Gela. “Mamma arriviamo tra circa un’ora”, dice Giovanni al telefono. E’ lui che guida la Lancia Y. Emanuele ed una ragazza sono dietro che dormono forse per la stanchezza. All’altezza del bivio per Caltagirone-Gela, subito dopo lo svincolo, Giovanni avrebbe avuto una incertezza. Anziché salire sul cavalcavia stava proseguendo per Enna. Una brusca inversione, l’auto che sbanda impazzita e l’impatto fuori strada. Sono tutti gravemente feriti. Giovanni ha una clavicola ed una rotula rotta, le due ragazze gravi lesioni addominali e frattura del bacino ma il più grave è Emanuele. Viene chiamato l’elisoccorso. Emanuele viene trasferito al Cannizzaro di Catania, Giovanni ed una ragazza al Vittorio Emanuele, l’altra ragazza al Garibaldi.

I genitori di Emanuele trovano al Cannizzaro quelli di Tommaso per una stranissima e beffarda coincidenza. Sono spesso seduti nella stessa panca. A pregare, a sperare che giungano buone notizie da dietro quella porta. Così come tutti noi e l’intera comunità gelese.

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