Tra Gela e Londra, le indagini del commissario Torretta nel giallo di Nalbone

 
0
Vittorio Nalbone

Gela. Un vero e proprio “giallo in salsa sicula”, come è stato definito dall’autore, Vittorio Nalbone. E’ ciò che si cela tra le pagine di “La pergamena di Ghelas”. Come vuole infatti suggerire il titolo, il romanzo è ambiento in città, alternato alla vita urbana di Londra. Nel libro, l’ingegnere Francesco Torretta, padre con una quarta figlia in arrivo e fresco di licenziamento, conosce sul volo Catania–Londra Victor Camberwell, figlio della proprietaria dell’Antica Pasticceria Spampinato, una nota pasticceria di Gela. Un incontro casuale che risulterà cruciale, dopo che la città verrà sconvolta dall’omicidio di un noto direttore di banca. Ad occuparsi delle indagini sarà il commissario Giuseppe Torretta, fratello di Francesco. Sono tante le verità su Gela che vengono riportate nella narrazione, in particolar modo le sue contraddizioni e quelle bellezze nascoste, talvolta addirittura trascurate. Emergono anche le lotte di chi si batte per la riinascita in contrasto con l’insofferenza altrui. Non mancano i riferimenti ai reperti del patrimonio archeologico, che costituiscono una parte importante delle risorse del patrimonio di cui disponiamo. Non vengono meno nemmeno le prelibatezze della tradizione culinaria siciliana.

A differenza di tantissimi giovani, Vittorio ha scelto di continuare il suo percorso di studi in Sicilia, e invita gli altri a non abbattersi e a non demoralizzarsi rispetto alla propria terra. Più volte si è espresso in maniera contrariata rispetto al disfattismo generalizzato. Per questo motivo, ha sempre cercato di mandare un messaggio di positività e invitato il prossimo ad agire per il bene della comunità. Questo suo ideale riaffiora anche nel romanzo, in cui il protagonista, dopo essersi confrontato con una delle maggiori capitali d’Europa, decide di scommettere nuovamente sulla sua terra d’origine.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here