“Trainito pensi a cose importanti”, Greco: “Solo io e assessore invitati da Asp ed Eni”

 
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Il sopralluogo di ieri mattina al Vittorio Emanuele

Gela. “Nessuna volontà di escludere la commissione consiliare sanità ma ho solo risposto ad un invito di Eni ed Asp. Sarebbe stato come presentarmi ad un invito a pranzo con altre persone”. Il sindaco Lucio Greco, che ieri dopo il sopralluogo in ospedale per la nuova terapia intensiva, è stato duramente criticato dal presidente della commissione sanità, il consigliere di maggioranza Rosario Trainito. I componenti della commissione si sono ritenuti ingiustamante esclusi, nonostante abbiano più volte affrontato la questione dei servizi sanitari al “Vittorio Emanuele”. “Il sindaco continua a vivere nel suo ego – ha detto il presidente della commissione – ha dimostrato di non avere nessun garbo istituzionale. Non siamo stati coinvolti, nonostante la nostra commissione abbia certamente molte più competenze in materia. Stiamo lavorando da un anno su questi temi e più volte, pubblicamente, abbiamo chiesto iniziative ad Asp ed Eni, che ringraziamo per l’impegno”.  Greco, invece, fa chiaramente capire di non aver gradito le esternazioni pubbliche di Trainito, del suo stesso gruppo politico. “Rimango veramente basito nel leggere le dichiarazioni del consigliere comunale di maggioranza Rosario Trainito, che mi accusa di “vivere nel mio ego” solo perchè ho fatto il mio dovere di sindaco. Il garbo istituzionale è una cosa alla quale io per primo tengo moltissimo e mai vi verrei meno. Come spesso accade, sarebbe bastata una telefonata prima di rilasciare pubbliche dichiarazioni per sapere che è stata l’Eni a contattare l’Asp per programmare il sopralluogo in ospedale in vista dell’avvio dei lavori di realizzazione della nuova terapia intensiva e i due enti hanno poi invitato il sindaco e l’assessore con delega alla sanità, Nadia Gnoffo. Solo noi. Se avessi chiesto alla commissione sanità di partecipare ieri sarebbe stato, dunque, come essere invitato ad un pranzo e presentarmi con altre persone, non invitate. Quella si una mancanza di garbo”.

Greco non sembra intenzionato a rompere con la commissione ma usa toni piuttosto eloquenti verso Trainito. “Ad ogni modo, giunto in ospedale ho ritenuto opportuno chiedere ad alcuni primari di raggiungerci e uno di questi, il dottor Gaetano Orlando, che ora, apprendo dalla stampa, è tra quelli che mi contestano pesantemente, ha presenziato all’incontro senza sollevare alcun problema. Non solo. Ho già detto pubblicamente, a margine del sopralluogo di ieri, che ritengo opportuno, a breve, chiedere un ulteriore confronto sul progetto per la terapia intensiva con il direttore generale dell’Asp, Alessandro Caltagirone, e tutti i primari del “Vittorio Emanuele”, perchè voglio sentire la voce di chi l’ospedale lo vive ogni giorno e ne conosce luci e ombre. In quell’occasione – continua essendo io a convocare, sarò io anche a fare gli inviti e la commissione sanità sarà senz’altro interpellata. Sono regole generali molto semplici queste, che valgono sempre, in politica come nella vita quotidiana di ognuno di noi. Con tutti i problemi che ha la città, mi sembra davvero poco elegante che un consigliere di maggioranza perda tempo ad evidenziare queste cose piuttosto che quelle realmente importanti”. Greco fa anche sapere di aver effettuato un sopralluogo per l’individuazione di una nuova area per la pista di elisoccorso. Le opzioni rimangono il parcheggio Caposoprano o l’area vicina all’Ipab “Aldisio”. “Il consigliere Trainito, non invitato da Eni e Asp, avrebbe voluto, forse, partecipare anche a questo incontro? E’ vero che la commissione che presiede ha affrontato questi argomenti e se ne è fatta carico, ma ha fatto solo il suo dovere, né più né meno, come io ieri ho fatto il mio – conclude Greco – accogliendo un invito e portando avanti le istanze della città. Questo è il compito del sindaco e non del presidente della commissione sanità”. Il rapporto politico tra Greco e il cosigliere Trainito da tempo vacilla e il presidente della commissione sanità non si è mai tirato indietro nel contestare la linea amministrativa dell’avvocato.

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