Trasporto disabili, rischio licenziamenti all’Aias: anche l’Isa si rivolge al prefetto

 
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Gela. Non si placa la tensione tra gli operatori dell’Aias di Borgo Manfria, dopo nota di interruzione del servizio di trasporto diramata dai vertici del centro di riabilitazione presieduto da Anna Maria Longo. Dal prossimo 2 maggio gli operatori interessati al servizio di trasporto potrebbero ritrovarsi nella lunga lista dei disoccupati del territorio. Un duro colpo per l’emergenza occupazionale, già duramente colpita dagli effetti della pandemia, cavalcata ieri da Andrea Alario, convinto di chiamare in causa il prefetto. A distanza di 24 ore anche l’Isa, Intesa sindacato autonomo, rappresentato dal segretario generale Carmelo Cassia, si è rivolto al prefetto
“Ritenendo che il servizio di trasporto dei soggetti disabili che frequentano il centro di riabilitazione Aias non può essere negato agli aventi diritto”.
Quasi una sovrapposizione della richiesta già inoltrata da Andrea Alario ha spinto al sindacato Isa a rivolgersi al prefetto per “convocare una riunione congiunta tra il sindaco Lucio Greco, i rappresentanti della provincia e del centro Aias di Borgo Manfria, al fine di prevenire il disorientamento degli assistiti che senza il servizio di trasporto non potranno più recarsi presso il centro di riabilitazione locale.
Secondo il sindacato Isa, il licenziamento di dodici operatori rischia di sfociare in tensioni sociali tra gli stessi lavoratori, legata alle cause tipiche da interruzione di servizio.
Ad oggi, precisa Carmelo Cassia, sono circa 80 gli utenti che giornalmente usufruiscono del servizio di trasporto obbligatorio e si recano presso il centro di Borgo Manfria.
A fare scattare la reazione del sindacato Isa è stata la nota diramata dall’Aias alle organizzazioni sindacali di comparto parlando di interruzione del servizio di trasporto dal 2 maggio. La tensione si sarebbe estesa anche tra gli altri operatori del centro Aias anche perché i vertici del centro di Borgo Manfria non hanno reso noto tempi, modalità e personale che verrà investito dal drastico provvedimento.

Sulla vicenda si era espressa Nadia Gnoffo che, nell’ammettere che l’Aias non ha i requisiti minimi a garantire il servizio, aveva rassicurato le famiglie sul mantenimento del trasporto, garantito al momento con i rimborsi assegnati direttamente ai soggetti che ne usufruiscono. Le parole dell’assessore forzista avevano scatenato la reazione di Anna Maria Longo che invitava alla prudenza Nadia Gnoffo. In verità il bando del Comune di affidamento del servizio di trasporto non è andato a buon fine perché le imprese partecipanti, compresa l’Aias, erano prive dei requisiti minimi.

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