Travolta mentre faceva jogging, depositata la perizia: un giovane è indagato per la morte di Aurelia Triberio

 
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Gela. Depositata la perizia tecnica che dovrebbe contribuire a fare chiarezza intorno alla dinamica dell’incidente stradale costato la vita alla legale trentanovenne Aurelia Triberio.

La legale riportò gravissime ferite. Il perito nominato negli scorsi mesi dai magistrati della procura ha provveduto a completare la relazione, tutta incentrata sui rilievi effettuati e sui dati raccolti. Alle operazioni, in ogni caso, hanno partecipato anche i periti di parte nominati sia dalla famiglia della vittima, rappresentata dall’avvocato Giacomo Ventura, sia dal legale del ventenne indagato per omicidio colposo, l’avvocato Salvatore Ciaramella. L’indagine è stata aperta proprio a carico del giovane che in sella ad uno Yamaha T-Max 500 avrebbe perso il controllo del mezzo colpendo la trentanovenne impegnata nel jogging domenicale sul lungomare Federico II di Svevia. La donna riportò gravissime ferite e morì quarantotto ore dopo all’ospedale Villa Sofia di Palermo. I medici del Vittorio Emanuele, davanti alla sua gravissima situazione clinica, decisero il trasferimento in altri centri specializzati. Non è da escludere che i periti di parte, adesso, depositino una serie di osservazioni rispetto proprio al contenuto della relazione prodotta dall’ingegnere Girolamo Vitellaro. 

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