Tre anfore antiche dentro l’armadio di un disoccupato, scatta la denuncia

 
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Gela. Scatta una denuncia per un disoccupato di 40 anni, residente nel quartiere Carrubbazza. Dovrà rispondere del reato di impossessamento illecito di beni culturali appartenenti allo Stato.

Le tre anfore sono di probabile età ellenica. Sono contenitori in argilla, in ottimo stato di conservazione, risalenti al IV-V secolo avanti cristo, con fondo a punta, all’epoca utilizzati per il trasporto di vino ed olio. E’ l’ennesima conferma, nel caso in cui ce ne fosse stato realmente bisogno, che lo specchio d’acqua antistante il golfo di Gela era frequentato da mercantili che facevano tappa in città.

I carabinieri sono andati a colpo sicuro. Hanno perquisito l’appartamento e dentro un armadio hanno trovato le tre anfore. La più grande misura 85 centimetri per 140, le altre due 66×140 e la terza 66×85. Il quarantenne ha detto ai militari che le tre anfore gli sarebbero stati lasciati in eredità dal padre pescatore.

C’è il sospetto che il disoccupato li abbia recuperati o fatti recuperare nel tratto di mare di contrada Bulala, interdetto a qualsiasi tipo di transito, dalla balneazione alla pesca, nel cui fondale giacciono due antichi relitti di navi greche con il loro carico di reperti archeologici.

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