Tre dita della mano tranciate da un pistone, in aula l’operaio ferito: a processo i vertici dell’azienda

 
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Gela. Tre dita della mano destra tranciate dal pistone di un macchinario utilizzato per la produzione di cassette in plastica, in un’azienda con sede in contrada Brucazzi.

Versioni discordanti in aula. Per quei fatti, risalenti al luglio di tra anni fa, a processo, davanti al giudice Ersilia Guzzetta, ci sono la titolare dell’azienda e i due responsabili della sicurezza. L’operaio rimasto ferito, invece, ha deciso di costituirsi parte civile con l’avvocato Riccardo Balsamo. Proprio l’ex dipendente dell’azienda è stato sentito davanti al giudice. “Effettuai la manovra – ha spiegato – perché la produzione delle cassette iniziava ad avere problemi. Notai perdite di acqua e di liquido. Per questo motivo, sono salito in cima al macchinario ma mentre scendevo, appoggiando la mano, a causa dell’assenza di paratie protettive, ho subito ferite molto profonde. Alla fine, ho perso tre dita. Corsi di informazione e sicurezza non ne ho mai fatti. Si trattava solo di riunioni informali”. Una ricostruzione contestata dal legale dei tre imputati, l’avvocato Fabrizio Ferrara, e da quello dell’azienda, Lorenzo Infantino. Per la difesa, infatti, sarebbe stato l’operaio a infrangere i protocolli di sicurezza che comunque vietavano di manovrare manualmente il macchinario. “Peraltro – ha sostenuto l’avvocato Ferrara – l’operaio già conosceva il funzionamento della macchina utilizzata per produrre le cassette. Una praticamente uguale era presente in azienda prima che venisse sostituita con quella nuova”. In aula, anche un ex collega dell’operaio ferito ha risposto alle domande del pm Gesualda Perspicace. “I corsi di informazione e sicurezza – ha spiegato – venivano regolarmente svolti e il materiale antinfortunistica ci veniva comunque fornito dall’azienda. C’erano cartelli esplicativi che indicavano le manovre da non effettuare. Di prassi, quel macchinario viene manovrato attraverso una consolle centrale”. Versioni discordanti, quelle fornite dai due lavoratori. Intanto, si tornerà in aula il prossimo 14 ottobre.    

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