Tre piccoli vivevano in condizioni estreme, a processo ci sono i genitori: nell’appartamento arrivarono i carabinieri

 
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Gela. Non si è ancora aperto il dibattimento, perché dovrà essere il presidente del tribunale ad individuare il giudice al quale assegnare la trattazione del procedimento.


L’appartamento in condizioni estreme. A processo, comunque, è arrivata la vicenda scaturita da un blitz che, negli scorsi anni, i carabinieri del reparto territoriale organizzarono all’interno di un appartamento, nella zona di Fondo Iozza. Tre piccoli avrebbero vissuto in condizioni igieniche al limite. Dopo il rinvio a giudizio, le accuse vengono mosse ai genitori, difesi dagli avvocati Nicoletta Cauchi e Ivan Bellanti. I bambini, all’epoca dei fatti, avevano sette, cinque e tre anni. Gli imputati devono rispondere di presunti maltrattamenti, legati anche alle condizioni di vita dei figli. I difensori, già in fase di indagini, hanno comunque ricostruito la vicenda, sottolineando come i genitori, dopo quelle vicende, abbiano fatto di tutto per cambiare vita e garantire condizioni idonee ai figli. Intanto, in aula si tornerà a fine maggio.

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