Trent’anni dalle stragi, l’Anm ha ricordato i giudici coraggiosi Falcone e Borsellino

 
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Il prefetto sul palco allestito alle Mura Timoleontee

Gela. Il ricordo e la memoria delle stragi del 1992, che segnarono la tragica fine dei magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino a trent’anni dai quei giorni che marchiarono per sempre la Sicilia. L’Associazione nazionale magistrati, martedì ha voluto così lanciare l’iniziativa “Insieme per la legalità”, un momento di memoria che ha visto presenti alle Mura Timoleontee magistrati, avvocati e forze dell’ordine, tutte insieme per onorare l’anniversario della strage di via D’Amelio in cui perse la vita il giudice Paolo Borsellino, insieme agli agenti della scorta. All’iniziativa erano presenti il prefetto Chiara Armenia, il presidente della Corte d’appello nissena Maria Grazia Vagliasindi e il sindaco Lucio Greco.

Tra gli interventi anche quello del procuratore capo di Caltanissetta Salvatore De Luca che recentemente è intervenuto in aula nel corso della requisitoria sul processo sul depistaggio delle indagini sulla strage di via D’Amelio. A presentare l’iniziativa il giudice Martina Scuderoni, componente della giunta Anm di Caltanissetta. Durante la serata è andata in scena la performance teatrale “Ad un passo dal cielo”, degli allievi del laboratorio di recitazione Canper con la direzione artistica di Aldo Rapè e il concerto dell’orchestra giovanile “Falcone Borsellino”, a cura della fondazione “La città invisibile” di Catania.

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