Triage covid-19 cambia sede, denuncia dei sindacati sprona la direzione ospedaliera

 
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Il direttore dell'ospedale "Vittorio Emanuele" Luciano Fiorella

Gela. Il pre-triage per sospetti covid-19 verrà spostato nei vecchi locali del Pronto soccorso. La decisione è di Luciano Fiorella, direttore del presidio ospedaliero “Vittorio Emanuele”, costretto a rimodulare anche l’attività del Centro unico prenotazione (Cup) con lo spostamento degli sportelli per il pagamento presso i locali dell’Archivio e l’avvio di un Call center, dove l’accesso sarà riservato solo al personale autorizzato. Gli utenti in programmazione a visita specialistica e prestazioni di diagnostica avranno l’accesso diretto e sarà cura del personale ospedaliero consegnare il versamento di pagamento al Cup.

La rimodulazione dell’accesso ai sospetti covid-19 e pazienti con stato influenzale è stata decisa il giorno seguente la lettera di denuncia inviata al prefetto, Cosima Di Stani, dalle organizzazioni sindacali. I toni allarmanti usati dalle organizzazioni sanitarie non sono passati inosservati all’assessore regionale alla Sanita, Ruggero Razza, pronto a replicare con “l’invito alle direzioni strategiche a mantenere interlocuzioni informative con le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative nell’ambito delle professioni sanitarie, per le vicende legate alla gestione dell’emergenza covid-19, con particolare attenzione alla tutela e organizzazione delle risorse umane”.

Solo la Cisl si era dissociata dal firmare il documento inviato al prefetto, all’assessore Razza, al sindaco e al direttore generale dell’Asp di Caltanissetta. Avevano fatto fronte comune, sulla necessità di individuare un percorso dedicato a tutela del personale e dei pazienti, nella gestione del coronavirus, i rappresentanti sindacali Giuseppe Cirignotta, segreteria Fials, Domenico Corfù, segreteria Nursind, Giuseppe Di Fede, segreteria Uil, le Rls: Giuseppe Di Fede (Uil), Andrea Maira (Nursind), Liborio Scupolito (Fials), Nicola Cirafici (Nursind) e le Rsu: Giuseppe Cirignotta (Fials), Liborio Scupolito (Fials), Domenico Corfù (Nursind), Orazio Maganuco (Nursind), Maurizio Spanalatte (Nursind), Andrea Maira (Nursind), Nicola Cirafici (Nursind), Giuseppe Di Fede (UIL) e Massimo Bellone (Uil). Le organizzazioni sindacali comparto sanità, sin dal primo giorni, avevano evidenziati criticità verso la collocazione del pre-triage a ridosso del Pronto soccorso di via Palazzi ritenendo “la scelta poco idonea, per l’allocazione e mancanza di requisiti (stanza piccola, mancanza di servizi igienici), indispensabili a garantire la corretta igiene del personale e dei pazienti. I locali si trovano in una sorta di snodo – spiegano – inevitabile per chi deve raggiungere gli ascensori e chi, come i dipendenti, garantisce assistenza tra Pronto soccorso, laboratorio analisi, radiologia e cucina. I locali angusti hanno costretto la direzione strategica a collocare – accusano -, nel piazzale antistante l’ingresso, un piccolo gabbiotto che permette agli operatori di effettuate la vestizione e svestizione dopo l’intervento effettuato su paziente sospetto o affetto da covid-19. Locali privi di servizi igienici”. Stamattina, le direttive del direttore Fiorella, coincidono con le richieste delle organizzazioni sindacali comparto sanità che, a tutela della salute nella gestione del coronavirus, hanno sempre posto l’accento sulla necessità di condividere le scelte a tutela della sicurezza e del rispetto delle regole. In attesa del definitivo trasferimento nei vecchi locali del Pronto soccorso, il pre-triage covid-19 ha registrato nuove falle con pazienti in attesa in ambulanze costrette, a loro volta, ad un fermo prolungato che nega assistenza al territorio. E’ ancora un cantiere aperto l’avvio della tanta attesa unità operativa di Malattie infettive, e la definizione del centro covid-19. Restano irrisolti i disagi in Medicina, unica sede al momento di riferimento per il ricovero di pazienti in attesa dell’esito di tampone e positivi eppure, come denunciato dalle organizzazioni sindacali, gli operatori sono privi di dispositivi sanitari di sicurezza, percorsi e personale dedicato.

1 commento

  1. E incredibile come. Neanche in un momento come questo non si riesce a fare fronte comune.
    Complimenti alla cisl.
    Al direttore fiorella vorrei dire che sono passati piu di 40 g. Dall inizio della guerra e ancora un ccia caputu nenti
    Semu pessi

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