“Tribunale al collasso”, avvocati in stato di agitazione: “Senza risorse sarà sciopero”

 
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Gela. Personale sottodimensionato, boom di nuovi procedimenti e un tribunale che rischia di soccombere se “gli organi dello Stato” non provvederanno. Il Consiglio dell’ordine degli avvocati ha indetto lo stato di agitazione e potrebbe decretare un periodo di sciopero, prolungato, con l’astensione dalle udienze, sia penali che civili. Manca il personale amministrativo negli uffici e non c’è neanche un presidente, dopo un’attesa che si protrae ormai da due anni. Lunedì, il Consiglio dell’ordine terrà una conferenza stampa, insieme ai rappresentanti degli altri ordini professionali (hanno aderito gli architetti, gli ingegneri, i dottori commercialisti, i geometri e gli agronomi). L’intero Consiglio dell’ordine si appella allo Stato. Andando avanti così, il rischio concreto è il collasso totale. Ribadiscono la totale sproporzione, nel distretto di Corte d’appello, con il tribunale di Caltanissetta, al quale sono state assegnate tutte le ventidue nuove immissioni di personale amministrativo. I settori delle esecuzioni civili mobiliari, della volontaria giurisdizione, dei procedimenti penali per gli uffici gip-gup e per quelli della procura, sono privi di personale impiegato negli uffici. Per gli avvocati, la carenza è cronica e tende a peggiorare. Negli uffici gip-gup, in appena un anno, sono stati iscritti 2.900 procedimenti, molti per reati gravi. Tra il 2017 e il 2018, il tribunale penale ha visto un incremento di 400 nuovi procedimenti trattati. Sono in totale, solo per il tribunale penale, 1.900 i procedimenti ancora da trattare. La sezione civile porta avanti un arretrato di 9.000 procedimenti, con 5.000 nuove iscrizioni solo nel 2018. Sei magistrati, attualmente in procura, devono inoltre sostenere un carico di procedimenti in aumento. Le iscrizioni penali, nel distretto di Corte d’appello, aumentano (del 24 per cento) solo per Gela e decrescono del 23 per cento per Caltanissetta. Nonostante tutto, le risorse si concentrano nella struttura nissena, mentre in città tutto tace. Il trend delle iscrizioni civili cresce dell’otto per cento per il tribunale di Gela e si riduce, invece, del sette per cento a Caltanissetta ed Enna.

Gli avvocati parlano di evidenti “squilibri” nella gestione delle risorse e del personale. Vengono chiesti “interventi urgenti” per tutelare “il bisogno di giustizia” del territorio. Se non arriveranno indicazioni certe, gli avvocati e gli altri ordini professionali già preannunciano la serrata, con periodi di totale astensione.

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