“Tu sei una meraviglia”, Fraglica ha presentato la sua nuova opera

 
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Giuliana Fraglica e la giornalista Daniela Pellegrino che ha dialogato con l'autrice

Gela. Tanta gente al teatro Antidoto per la presentazione di “Tu sei una meraviglia”, terza fatica letteraria della scrittrice gelese Giuliana Fraglica. Il libro, che segue Scintilla e Tuono, è una raccolta di racconti in cui i protagonisti sono i bambini, coi loro sogni, paure, gioie, difficoltà, sensibilità, nei quali però la gente vede spesso solo difetti, imperfezioni. Lallé, Palé, Giulié e tanti altri bambini con l’accento sulla “e” sono i protagonisti della terza fatica letteraria di Giuliana Fraglica, presentata ieri al Teatro Antidoto alla presenza di decine e decine di piccoli fans della scrittrice e performer gelese. “Tu sei una Meraviglia” edito da Elpis, è una raccolta di racconti in cui i protagonisti sono proprio loro, i bambini, coi loro sogni, paure, gioie, difficoltà, sensibilità, nei quali però la gente vede spesso solo difetti, imperfezioni. Ma nei racconti di Giuliana i bambini non sono vittime della cattiveria della gente ma piccoli guerrieri che di fronte alle avversità, lottano, combattono  e riescono a dimostrare che in realtà siamo tutti perfettamente imperfetti. Undici piccoli umani capaci al contempo di far sorridere e riflettere con i racconti delle loro peripezie. Un libro per bambini ma dedicato anche agli adulti che attraverso i racconti di Giuliana e le illustrazioni potenti di Martina Ponente hanno la possibilità di viaggiare all’interno delle anime, tanto belle quanto fragili, dei più piccoli per imparare ad innalzarsi al loro livello di purezza. Undici racconti di bambini diversi ma con tanta Giuliana all’interno di ciascuno.

Negli scorsi giorni Giuliana ha ricevuto un importante riconoscimento dal suo quartiere di origine, Settefarine, che l’ha voluta premiare per il suo impegno nella periferia spesso dimenticata e l’ha eletta ambasciatore delle problematiche del quartiere. Un grande privilegio ha sottolineato Giuliana con una punta di amarezza, ma al contempo un fallimento per chi amministra e non riesce a dialogare con la gente.

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