Tumore del pancreas, 50mila dollari per finanziare la ricerca di Marina Baretti

 
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La giovane ricercatrice, l'oncologa Marina Baretti

Gela. Nemmeno il tempo di ritirare il premio “Young Investigator Award” che ottiene 50mila dollari da una società di oncologia interessata a sostenere la sua ricerca sui tumori del pancreas e delle vie biliari. L’oncologa gelese, Marina Baretti, dopo il congresso Asco di Chicago, rimarrà in America ancora un anno per proseguire lo studio condotto su 27 pazienti con tumore al pancreas o con colangiocarcinoma in cui i trattamenti usuali non hanno avuto riscontro. “Questo nuovo sostegno mi consentirà di rimanere in Usa dove ci sono le risorse giuste per portare avanti la mia ricerca”, commenta la giovane oncologa Marina Baretti, arrivata alla “John Hopkins University” di Baltimora (Maryland) un anno fa per ultimare gli studi della sua borsa di studio.

L’importanza dei suoi studi, condotti con altri ricercatori, è finita sotto i riflettori della Conquer Cancer Foundation Asco (American society of clinical oncology) che le ha conferito l’ambito premio attribuito ai più promettenti giovani ricercatori.
La ricercatrice, cavalcando l’avvento dell’immunoterapia in campo oncologico, ha avviato uno studio clinico basato sull’efficacia dell’utilizzo in combinazione di due farmaci in pazienti con tumore al pancreas o con colangiocarcinoma in cui i trattamenti usuali non hanno avuto riscontro. “Stiamo vivendo una grande rivoluzione in campo oncologico – aveva ammesso Marina Baretti – con l’avvento dell’immunoterapia siamo in grado di attivare il nostro sistema immunitario contro le cellule tumorali, che le riconosce come ‘corpo estraneo’ e quindi le distrugge”.

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