“Turismo accessibile”, Pungolo prova ad abbattere le barriere architettoniche

 
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Gela. Alle porte dell’edizione 2014 Mare Insieme, si è concluso ieri pomeriggio il primo corso di turismo accessibile organizzato dal presidente Gaetano Passanisi dell’associazione onlus “Il pungolo”.

 Cinque giorni di formazione pomeridiana rivolto agli operatori che negli ultimi anni hanno svolto in forma costante e volontaristica lavoro  di assistenza ai disabili;  ed al contempo un’occasione per i professionisti intenzionati a trasferire le proprie competenze ad una serie di attività  future previste per la costiera turistica siciliana.

Un programma che sarà suggellato dalla sottoscrizione del protocollo d’intesa con il comune di Gela il 4 agosto e che si propone di finanziare una serie di azioni volte al ripristino o alla creazione di opere che corrispondano alle varie esigenze. Tra queste, in collaborazione con il comune di Ragusa che ne fa da esempio, la costituzione di un ufficio di accessibilità , che rilasci non più certificati di abitabilità ma di accessibilità appunto ai luoghi pubblici per garantire alle persone con disabilità la possibilità di interagire e fruire con equità.

Dal 19 al 25 luglio, sono state organizzate tavole rotonde pomeridiane che si sono occupate principalmente dei collegamenti con il territorio in termini di intenzioni socio-assistenziali. Il corso per intero si è strutturato in due parti; la prima parte è stata pretesto di confronto con le istituzioni e altre varie associazioni da dove sono emerse serie problematiche di abbattimento delle barriere sia architettoniche che mentali.

“ Molto spesso ai disabili sono rivolte delle attenzioni discorsive e non operative; il vero problema è lo scollamento delle istituzioni rispetto ai diritti soggettivi esigibili ed elementari, come quello di muoversi, accedere liberamente alle spiaggie e alla possibilità di entrare in collegamento con i servizi disponibili, accesso agli uffici e accesso alla cultura in genere nel senso di integrazione vera e propria” ci spiega il psicologo Sebastiano Granieri, social manager dell’associazione Pungolo.

La seconda parte, invece, è stata rappresentata da un orientamento formativo rivolto a tutti gli operatori e volontari interessati al progetto.

Sono intervenuti: la professoressa Bernadette Lo Bianco con “Il turismo accessibile o l’accessibilità sensoriale”; l’istruttore massaggi per la riabilitazione, Tommaso Guicciardi con “occasioni estive per non vedenti”; del “demanio marittimo, comuni/spiagge” se ne è occupato il geometra Nello Veloce dell’ufficio accessibilità del comune di Ragusa; la professoressa Mariarosa Molesani Bongiovanni con “sollecitazioni organizzative a impresa e assistenza”; la dottoressa Valentina Calcagno, istruttrice per la musicoterapia: sonologia, riabilitazione e spiagge”; l’architetto Nadia Trovato con “una fruizione di spiagge e parchi inclusivi” ed infine il dottore Sebastiano Granieri dello sportello Handicap di Catania con “declinare la sofferenza, coniugare i servizi.

 

I successivi incontri che seguiranno tra il mese di agosto e quello di settembre saranno monotematici e specialisti, finalizzati alla disciplina di ogni aspetto del progetto Turismo accessibile, dalle normative al demanio marittimo ai vari obblighi di legge riguardanti i gestori delle spiaggia; dai costi delle opere fissi e mobili alla partecipazione alla strategia europea della disabilità 2010-2020 per accedere ai finanziamenti pubblici.

Location del corso la tradizionale sede del Pungolo e non la prevista  sala congressi del quartiere Macchitella  a prova, appunto, che esistono ancora  “barriere di vario tipo”.

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