Uffici distrutti e materiale rubato, il raid ai danni dell’imprenditore Susino: denunciò il racket

 
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Gela. Gli uffici delle sue aziende edili presi di mira e distrutti. L’azione negli uffici di Femmina Morta. Nel mirino, è finito l’imprenditore Natale Susino. Il raid è scattato durante il fine settimana appena trascorso. Uffici distrutti, materiale rubato, più di mille chili di ferro portati via dai magazzini. Chi ha agito, addirittura, ha totalmente distrutto i bagni e abbattuto un muro di recinzione. L’imprenditore non si trova in città. Sarebbe stato un parente ad accorgersi di quanto era accaduto. In contrada Femmina Morta, sono arrivati gli agenti di polizia del commissariato per un primo sopralluogo.

Denunciò richieste estorsive. L’azione appare assai inquietante perché proprio Susino, negli scorsi anni, denunciò di aver ricevuto richieste estorsive durante una serie di lavori all’interno di un complesso residenziale nella zona di via Butera. Non a caso, si è costituito parte civile nel successivo procedimento penale conclusosi, in primo grado, con la condanna di uno dei presunti responsabili. Successivamente, ha scelto di rivolgersi al fondo di rotazione per le vittime di mafia. Negli scorsi mesi, le automobili di due familiari sono state date alle fiamme. Dopo i fatti di Femmina Morta, è stata sporta denuncia e sono gli agenti di polizia ad occuparsi dell’indagine.

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