Uffici off-limits e bando caotico, niente sussidi a persone in stato vegetativo o con disabilità gravissime

 
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Capici ha presentato un esposto

Gela. Ufficio protocollo del distretto sanitario dell’Asp offlimits alle carrozzine e bando regionale confusionario,

indispensabile ad erogare il sussidio ai pazienti con disabilità gravissima.

 

Sono questi solo alcuni dei motivi che non consentiranno di versare i contributi economici alle persone in stato vegetativo, in gravissimo stato di demenza, con lesioni spinali o disagi neurologici. Ovvero a tutti quei soggetti colpiti da disabilità gravissime. “Il modello voluto dal presidente della regione, Rosario Crocetta, nonché nostro concittadino – evidenzia Paolo Capici, legale dell’associazione H – è da rivedere perché non unitario e confusionario”.

Un incontro tra i sindaci dei Comuni appartenenti al distretto sanitario locale è atteso tra lunedì e martedì della prossima settimana. Prima di allora non sarà possibile presentare alcuna istanza. Anche in questa circostanza, però, trapela solo la poca chiarezza.

“Il modello per accedere al fondo per i soggetti con disabilità gravissime – evidenzia l’avvocato Capici – è stato pubblicato dal Comune ma appare inesatto. Gli utenti, inoltre, vengono dirottati nelle diverse sedi dell’Asp dislocate in città, senza alcuna chiarezza. Sono elencati due diversi indirizzi per inviare le istanze invece di uno”.

L’aspetto più preoccupante sarebbe legato alla mancanza, in città, di un ufficio protocollo accessibile anche ai portatori di handicap e facilmente individuabile.

“Manca un ufficio al pianoterra – denuncia Paolo Capici – Chi si reca nei locali del Centro di salute mentale (Csm) di via Madonna del Rosario scopre che non è previsto un addetto a raccogliere le domande cosi viene dirottato in via Parioli dove l’ufficio protocollo è allestito al terzo piano. Nulla di grave se l’unico ascensore fosse accessibile alle carrozzine e in sintonia con le normative europee. Al di la della burocrazia – ammette Capici – in quell’ascensore è impossibile accedere perché angusto e inadatto. Ho costatato in prima persona”. In attesa di maggiori chiarimenti, i soggetti abili e in condizioni economiche favorevoli, possono recarsi all’ufficio protocollo dell’Asp di Caltanissetta. 

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