Ultimo saluto a Gaetano Gueli “il siciliano che parlava bene l’italiano”

 
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Gela. Si è concluso son un lungo applauso l’ultimo viaggio di Gaetano Gueli nella sua amata Gela. Tanta commozione nella chiesa San Giacomo gremita di gente, dove si sono svolti i funerali del giovane Gaetano. In centinaia hanno accompagnato il feretro fino in chiesa.

Alcuni amici lo hanno accolto con ghirlande, indossando una maglia con impressa la sua immagine. Papà Crocifisso ha stretto a se per tutta la cerimonia funebre la moglie e il piccolo Alberto, che non ha smesso neppure per un istante, di fissare la bara del fratello in mezzo al sagrato della chiesa. “Non c’è un perché umano che spieghi queste tragedie, solo la fede può aiutare a lenire il dolore e la speranza dell’eternità – afferma padre Aldo Contraffatto che ha celebrato la messa- Gaetano è stato tolto da un mondo malvagio, poiché Dio ha colto la sua maturità e lo ha condotto tra gli angeli e i Santi. Stamani ho alzato gli occhi al cielo prima di entrare a celebrare ed ho visto che non vi erano nubi, tutto splendente, proprio come il povero Gaetano”. Il piccolo Alberto ha benedetto le spoglie del fratello, arrabbiato e commosso, non si è però tirato indietro.

L’ultimo saluto allo sfortunato ragazzo morto sabato notte in un incidente stradale è stato dato dagli zii, fratelli della madre che hanno letto una lettera. “ Quella brutta strada ci ha tolto il nostro Gaetano che ci starà guardando e starà pregando per noi. La sua famiglia si è trasferita al nord, per offrirgli e assicurargli il meglio. Lui voleva diventare avvocato e noi siamo sicuri ci sarebbe riuscito. – dice lo zio – A te sorella è toccato il peso maggiore, sii forte come una quercia”. Lo zio Enzo Pepe lo ha salutato e ringraziato per i 20 anni concessogli dal nipote ricordando che lui in toscana era il siciliano che parlava bene l’italiano.

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