Un agricoltore morto, si alleggerisce la posizione di tre medici: chiesto il non luogo a procedere

 
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Gela. Una lesione all’aorta sarebbe stata fatale. Tre medici dal gup. L’agricoltore Calogero Meli morì all’ospedale Vittorio Emanuele dopo essere arrivato al pronto soccorso a seguito di un incidente tra i campi. Per questi fatti, la procura ha chiesto il non luogo a procedere nei confronti di tre medici finiti davanti al gup Veronica Vaccaro. Non ci sarebbero, infatti, elementi d’accusa tali per sostenere il rinvio a giudizio di Giuseppe Amico, Paolo Lizzadro e Vincenzo Maniscalco. I tre medici, stando ai difensori Salvatore Ciaramella e Mariella Giordano, avrebbero effettuato tutti i necessari accertamenti sull’uomo che non presentava particolari anomalie. Accertamenti, però, che non gli avrebbero comunque permesso d’individuare la lesione all’aorta. Il paziente morì a ventiquattr’ore di distanza dal suo arrivo al pronto soccorso del nosocomio di Caposoprano. Già negli scorsi mesi, era arrivata una richiesta d’archiviazione dell’indagine formulata proprio dai magistrati della procura. Dopo l’opposizione avanzata dal legale dei familiari del paziente deceduto, si è arrivati all’udienza preliminare. I difensori dei medici hanno sempre respinto le accuse, facendo leva proprio sul rispetto di tutti i protocolli sanitari. Gli accertamenti sul paziente vennero effettuati, compresa la tac. I familiari, invece, si sono costituiti parte civile.

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