Un appartamento di via Licata preso di mira dai ladri, accuse ad un minore finito a processo

 
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Gela. La condanna va confermata. La richiesta arriva dalla procura generale e riguarda un giovanissimo, all’epoca dei fatti ancora minorenne. Il colpo. In primo grado, venne condannato ad un anno e cinque mesi di reclusione. E’ accusato di aver messo a segno un furto all’interno di un appartamento di via Licata. Insieme a lui, ci sarebbe stato un complice. In base alla ricostruzione, sarebbero riusciti ad entrane nell’appartamento approfittando di un ponteggio allestito per alcuni lavori edili. Gli investigatori, però, risalirono ai due minori dopo aver ritrovato un telefono cellulare, riconducibile ad uno dei presunti ladri. Una ricostruzione che, in giudizio, è stata contestata dal legale di fiducia dell’imputato, l’avvocato Carmelo Tuccio. Proprio la difesa ha sottolineato i tanti dubbi legati proprio all’effettiva presenza del giovanissimo nella zona del colpo. La decisione dovrebbe arrivare alla prossima udienza.

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