Un colpo di pistola al rivale, per il tentato omicidio di Nardò c’è un altro arresto: è Rocco Falsaperla

 
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Gela. E’ il secondo gelese ad essere coinvolto nell’indagine avviata il mese scorso dopo un tentato omicidio avvenuto a Nardò, in provincia di Lecce. Falsaperla era in Liguria. Le manette sono scattate per il quarantatreenne Rocco Falsaperla, da alcuni anni residente in Liguria. I carabinieri di Lecce avevano già arrestato il quarantasettenne Angelo Caci, a sua volta residente in Piemonte. Insieme ai due gelesi, nell’indagine sono finiti Francesco e Giuseppe Russo, padre e figlio entrambi di Nardò. Almeno un colpo di pistola raggiunse il ventisettenne Gianni Calignano che transitava lungo il centro storico della cittadina salentina. Per gli investigatori, l’azione sarebbe stata organizzata nell’ambito di una faida tra gruppi criminali contrapposti. Calignano, infatti, avrebbe cercato di ostacolare l’estorsione che i Russo volevano imporre ad un esercente della città. Rocco Falsaperla è accusato proprio di tentata estorsione mentre Angelo Caci deve rispondere, insieme ai due Russo, anche del tentato omicidio.

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