Un coltello e il confronto in spiaggia, cadde l’accusa di tentato omicidio: la vicenda arriva in appello

 
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Gela. La vicenda risale oramai all’estate di sette anni fa. Un violento confronto esploso sulla spiaggia di Falconara, a pochi chilometri dalla città. Cadde l’accusa di tentato omicidio. Parole pesanti e una lama spuntata durante la contesa. Per quei fatti, nel dicembre di due anni fa, arrivò la condanna per Tommaso Cassisi. Le contestazioni rimaste in piedi, però, riguardarono solo il porto abusivo dell’arma e le lesioni. Cadde, invece, l’accusa originaria di tentato omicidio. Adesso, la vicenda arriva davanti ai giudici della Corte d’appello di Caltanissetta. L’imputato, difeso dall’avvocato Fabrizio Ferrara, ha sempre sostenuto di essersi solo difeso dalla presunta aggressione di Salvatore e Antonino Migliore, padre e figlio, costituiti parti civili con gli avvocati Maurizio Scicolone e Floriana Cafà. Al centro del diverbio, sfociato nel “duello”, ci sarebbero state ragioni economiche legate anche alla rottura del rapporto sentimentaletra il figlio dello stesso imputato e una giovane, legata da rapporti di parentela con i due Migliore. Furono due carabinieri, liberi dal servizio,ad accorgersi di quello che stava accadendo e a cercare di riportare la calma. La vicenda verrà nuovamente valutata dai giudici nisseni di secondo grado. 

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