Un dirigente esterno all’Asi costa cinque volte sei ex articolisti

 
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Gela. L’Asi non ha i soldi per garantire il tempo pieno ai precari, ma stipula un contratto con un dirigente esterno a 250 mila euro l’anno. In un contesto generale che porta al contenimento dei costi della politica e degli enti pubblici

al Consorzio di contrada Brucazzi non tira una buona aria. La funzione pubblica della Cgil ha minacciato una azione legale per assicurare il diritto degli articolisti. Pochi giorni dopo la rielezione di Giuseppe Pisano alla presidenza, Salvatore Lombardo della Cgil sottolinea il disagio del personale a tempo determinato  “perché, a parte un piccolo acconto, non  percepisce lo stipendio da cinque mesi e a  nulla valgono le  scuse basate sul ritardo degli accreditamenti  da parte della Regione”.    “Peraltro un personale già  bistrattato anche sul piano giuridico – sottolinea il sindacato – Basta ricordare che i  contratti sono stati rinnovati a 18 ore anziché a trentasei come erano fino al 31 maggio scorso. Si spera che in questo nuovo mandato Pisano risolva le due questioni e non tenga più atteggiamenti  come quelli di qualche mese fa in cui si assisteva, addirittura, all’allontanamento dei dipendenti dagli  uffici da parte dei dirigenti che richiedevano, incredibilmente, l’intervento della Polizia, nonostante  la legge prevedeva la proroga senza interruzione dei contratti in essere”.””. I contratti full-time richiedono un costo aggiuntivo annuo per l’Asi di 40.000 euro, nella considerazione  che il contributo della Regione è aumentato da un milione e centomila euro circa, a oltre 1,5 milioni per via della stipula di un contratto con l’Eni di 450.000 euro. “Al contrario – conclude Lombardo – il trattamento riservato ai troppi dirigenti che godono di contratti di lavoro che prevedono  una retribuzione di posizione  nella massima fascia. Peraltro non si conosce il motivo che ha spinto l’Asi a stipulare un nuovo contratto di dirigente generale ad un esterno  stante che in servizio c’era un altro dirigente generale, creando di fatto un doppione con aggravio di spese per l’Ente stimabili in circa 250.000 euro l’anno. A tal proposito chiediamo al Presidente che le retribuzioni dei dirigenti  vengano pubblicate nel sito ufficiale del Consorzio specificando le componenti variabili della retribuzione e quelle legate  alla valutazione di risultato cosi come previsto  dalle vigenti disposizioni di legge. Insomma due pesi e due misure. Ai dirigenti il massimo della disponibilità e delle retribuzioni  ai precari orario part-time con il minimo dei minimi di retribuzione,  peraltro, non ancora corrisposta. Per ciò il personale  è in stato di agitazione e chiede con urgenza:il ritorno a 36ore lavorative; puntualità nel pagamento  degli stipendi.

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