Un festival rock e sociale, premiata la band cover gelese The Ancient Mariners

 
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Gela. Condotta da una vulcanica Giuliana Fraglica e dall’ideatore Gianni Marchisciana, la prima edizione del Rock Music Fest, che si è svolto questo trascorso sabato, ha offerto un’intera serata di concerto rock.

Protagonisti indiscussi, le dodici band che hanno dominato il palcoscenico: in prima linea si sono esibiti i Fox Hound, i Radiowave, Sfasciatura e The Rev. Night; la seconda parte dell’evento ha visto la partecipazione degli Analc Hisses; i Malatempora; i Globuli Rossi; i Maktub e gli Ancient Marines; hanno concluso in bellezza i Deh Delirium Tremens; i Four Seasons; Long Islands e i Mob.

Attenzionata da una giura tecnica e dei media, è stata giudicata migliore cover band quella degli Ancient Marines di Gela, tributo degli Iron Maiden; mentre va ad una band di Vittoria, gli Sfasciatura, la celebrazione di migliore band inedita. Per chi ha saputo unire originalità, affiatamento e presenza scenica è andato il premio Meet e Music, decretato dai Malatempora, provenienti dal capoluogo siciliano.

Di natura individuale i premi assegnati al miglior batterista, Francesco D’Aleo degli Ancient Mariners; al miglior bassista, Pietro Delfino dei Malatempora; al miglior chitarrista, Marco Di Martino sempre degli Ancient Mariners; alla migliore tastierista Giorgia Muccini degli Analc Hisses; e al miglior front-man Alexis Alescio degli Sfasciatura.

Un festival che si contraddistingue non solo per la travolgente ironia dei conduttori e per la gran bella musica ma per la capacità di veicolare messaggi importanti, sintomi della necessità di cambiamento che urge in questa identità musicali: a gran voce sono stati lanciati appelli affinchè le realtà delle giovani band possano trovare spazio in luoghi in cui poter maturare e possano trovare accoglienza in altre piazze e in altre numerose occasioni; affinchè la memoria in onore di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e Gaetano Giordano, figure che hanno lottato per il futuro dei ragazzi, rimanga viva; affinchè non ci sia ostruzionismo burocratico nelle iniziative che vedono il coinvolgimento del talento e della musica…

Esulta Gianni Marchisciana: “Grazie a chi si è spinto da Palermo per arrivare fin qua, da Zafferana, da Agrigento, da Vittoria, da Ragusa, da Niscemi o anche solo da dietro casa mia. Grazie per il vostro spirito e per la vostra allegria, per il vostro spirito di adattamento. Mi scuso per gli imprevisti e per le difficoltà avute ma alla fine la musica ha trionfato! Grazie a chi ci ha creduto, e grazie a chi mi ha spinto a crederci ancora e a non mollare quando tutto sembrava perduto: i veri vincitori siete voi!”

 

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