Un fiocco bianco contro la violenza sulle donne, una su tre subisce maltrattamenti

 
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Gela. Al via la campagna del Fiocco Bianco, manifestazione di cornice alla Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne.

Nei locali di Palazzo Pignatelli, si terrà un convegno organizzato dall’amministrazione comunale dove uomini e ragazzini indosseranno un fiocco come impegno personale a non commettere e tollerare la violenza contro le donne. All’evento erano presenti il sindaco Angelo Fasulo, l’assessore Giovanna Cassarà, il procuratore Lucia Lotti e i responsabili delle scuole e delle associazioni di volontariato.

“La giornata di oggi rappresenta per noi tutti una data importante – ha detto il sindaco Fasulo – Oggi giorno in cui si celebra la Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, ciascuno di noi ha il dovere di fermarsi un attimo a riflettere per ricordare una vera e propria emergenza sociale, una delle violazioni più aberranti dei diritti umani. Aberrante perché ancora oggi, nel 2014, una donna su tre nel mondo subisce maltrattamenti nel suo ambiente familiare. E purtroppo neanche il nostro Paese sfugge a questa triste statistica, solo nell’anno passato infatti oltre un milione sono state le denunce per casi di violenza sulle donne in Italia. Per questo ho voluto aderire, insieme a tutta l’Amministrazione Comunale, alla Campagna del Fiocco Bianco. Attraverso questo piccolo simbolo oggi Gela dice No alla violenza sulle donne, e ad ogni forma di violenza, fisica verbale o psicologica contro ogni essere umano. Ciascuno di noi ha il dovere e la responsabilità di impegnarsi affinchè questa barbarie venga arginata, dobbiamo segnalare, denunciare ogni tipo di comportamento violento di cui siamo testimoni diretti o indiretti. Se vogliamo continuare a definirci Uomini, se vogliamo continuare a definirci Civili, smettiamo di assistere passivi ad ogni forma di violenza contro ogni essere umano. Ciascuno di noi oggi pertanto rifletta affinchè questa non rimanga una semplice ricorrenza ma si trasformi nell’inizio di un percorso nuovo fatto di rispetto verso chi ci circonda.

E alle donne, ancora oggi troppo spesso vittime di violenza proprio tra le quattro mura di casa, luogo che invece dovrebbe proteggerle e difenderle, lancio un appello: Denunciate, non abbiate timore, le Istituzioni faranno quanto in loro potere per starvi accanto e proteggervi”.

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