Un giro di droga in città, Stamilla verso il giudizio: riti alternativi per due giovani pusher

 
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Le attività di spaccio ricostruite dai carabinieri

Gela. Sono accusati di aver fatto parte di un giro di spaccio di droga in città, scoperto dai pm della procura e dai carabinieri a conclusione dell’inchiesta “Drug station”. Durante le indagini è stata ricostruita anche la via di spaccio dell’eroina, che veniva piazzata in città. Tra i pusher più attivi, gli inquirenti hanno individuato il quarantasettenne Salvatore Stamilla. Da quanto emerso, sarebbe stato quasi la mente del giro. Per lui e per altri due presunti pusher, i ventenni Daniele Nocera e Francesco Frazzitta, già mesi addietro i pm hanno chiesto il giudizio immediato. I due giovani, per il tramite dei legali Flavio Sinatra e Giovanni Cannizzaro, hanno optato per riti alternativi. Stamilla, invece, ha scelto di essere giudicato tramite rito ordinario. Il suo legale di fiducia, l’avvocato Salvo Macrì, ha però concordato con la pubblica accusa la possibilità di “snellire” l’istruttoria e di produrre una serie di sentenze e provvedimenti già per fatti analoghi, aprendo all’ipotesi della continuazione.

L’imputato, in fase di indagine, aveva ammesso la cessione di droga, ma solo a chi gliela chiedeva e senza aumentare il prezzo di vendita. Si sarebbe rifornito per uso personale, ma poi avrebbe anche ceduto droga a conoscenti, a loro volta stretti nella morsa della tossicodipendenza. Elementi che verranno ripresi dalla difesa e valutati dal giudice. Il procedimento è seguito dal procuratore capo Fernando Asaro.

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