Un giro di false fatture costa caro all’ex titolare di due aziende edili, per lui due anni e dieci mesi

 
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Gela. False fatture per aggirare il fisco ed evadere le imposte da versare. Le false fatture. L’ex titolare di alcune aziende edili, impegnate nel settore degli inerti, è stato condannato a due anni e dieci mesi di reclusione, in continuazione con precedenti sentenze. Orazio Pirro era finito a processo davanti al giudice Manuela Matta. Difeso dall’avvocato Carmelo Tuccio ha ammesso le proprie responsabilità, negando però alcuni episodi contestatigli dai magistrati della procura. Per diverse fatture finite al centro dei controlli della guardia di finanza è scattata però la prescrizione. Assolta, invece, Rita Averna, titolare di un’azienda di trasporti. Gli accertamenti di finanzieri e magistrati della procura si concentrano anche sui rapporti tra le aziende di Pirro e quella d’autotrasporto. L’avvocato Stefania Valente, difensore di fiducia dell’imputata, ha fatto emergere la regolarità di tutte le fatture emesse che avrebbero riguardato attività e forniture effettivamente garantite dalla società d’autotrasporto dell’imputata.

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