Un intero condominio senza acqua, “non ci rimborsano”: parte azione contro Caltaqua

 
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Gela. Trentasei famiglie, per oltre un mese e nel pieno della scorsa estate, rimasero senza forniture idriche. Per il condominio “Galassia” di via Venezia si fece ricorso alle autobotti, con esborsi fino a 1.500 euro, nonostante venga versato, ogni tre mesi, un canone non inferiore ai 3.200 euro. Dopo quanto accaduto, i condomini e l’amministratore hanno dato mandato di agire in giudizio contro Caltaqua. I tecnici dell’azienda italo-spagnola intervennero solo dopo diversi solleciti. A distanza di qualche settimana, però, si verificò un ulteriore guasto, con relativo stop alle forniture. Ancora una volta, nel silenzio degli uffici di Caltaqua e senza interventi disposti dall’azienda, l’amministratore, l’ingegnere Carmelo Aiello, fu costretto a contattare altri tecnici. Dopo l’ennesima odissea, fatta di reclami, disservizi e mancate risposte, Caltaqua è rimasta silente anche davanti alla richiesta di rimborso avanzata dal condominio, a ristoro del periodo di mancata erogazione. “Abbiamo inoltrato regolarmente tutte le fatture dei pagamenti delle autobotti, servite a dare acqua ad un intero condominio – spiega l’amministratore Aiello – da Caltaqua c’era stato comunicato che avremmo ottenuto il rimborso. Da quel momento in poi è calato il silenzio. Non capiamo questo tipo di atteggiamento da parte di un’azienda che pubblicizza piena efficienza, ma che poi nella pratica non assicura i servizi fondamentali. La nostra scelta serve anche a dare un messaggio. Paghiamo un servizio che deve essere garantito. Quando si verificò il disservizio in estate, abbiamo scritto alle autorità e al sindaco. I cittadini dovrebbero capire che bisogna far rispettare i propri diritti”.

Il condominio ha dato mandato all’avvocato Tommaso Vespo. Verrà chiesto un risarcimento all’azienda italo-spagnola.

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