Un operaio ferito nel capannone di un’azienda a Brucazzi, parla l’ispettore: “Non doveva stare lì ma non venne informato”

 
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Gela. “Non doveva stare in quella posizione.

E’ salito sul transpallet e, poi, ha perso l’equilibrio, cadendo”.

“Non venne informato”. Lo ha spiegato, in aula, davanti al giudice Tiziana Landoni, uno degli ispettori del lavoro arrivati nel capannone di un’ex azienda ortofrutticola di contrada Brucazzi, dove si era verificato un grave incidente sul lavoro. Uno degli autisti della società cadde al suolo dopo aver perso l’equilibrio durante la fase di scarico della merce. “In ogni caso – ha precisato il testimone – abbiamo accertato che il lavoratore non venne adeguatamente formato ed informato dai titolari”. A processo, ci sono proprio gli allora responsabili della società, Rosario Militello e Denise Domicoli, oltre alla curatela dell’azienda, poi messa in liquidazione. L’operaio ferito è invece parte civile. L’ispettore del lavoro e un agente di polizia, arrivato sul posto, hanno risposto alle domande del pm Tiziana Di Pietro e dei legali di difesa, gli avvocati Flavio Sinatra, Raffaela Nastasi, Giuseppe Condorelli e Ivan Ficicchia. Proprio dalla difesa, comunque, è emerso come il video registrato dai sistemi dell’azienda, che avrebbe dovuto contribuire a fare chiarezza sulla dinamica di quanto accaduto, è risultato inutilizzabile, a causa della scarsissima qualità delle immagini.

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