“Un patto per la città”, Scicolone a Greco: “Rompa gli indugi oltre gli schieramenti”

 
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Scicolone lancia l'ipotesi di un progetto "per la città" che vada oltre gli schieramenti

Gela. Il tentativo non è dei più semplici, visti i precedenti poco confortanti e gli scontri intensi tra la maggioranza del sindaco Lucio Greco e l’opposizione. L’avvocato Maurizio Scicolone, presidente di “Progetto Gela”, si rivolge alle forze politiche rappresentate in consiglio comunale e all’amministrazione, chiedendo di arrivare ad un “nuovo patto per la città”, oltre gli schieramenti. “Per dare ai cittadini servizi essenziali, partendo dal fronte mare, valorizzando le risorse umane e del territorio. Lancio un appello alle forze politiche del consiglio comunale. Si guardi – dice – agli interessi della città e si vada oltre gli schieramenti dei partiti, per una nuova Gela. Occorre un rilancio economico delle attività produttive locali, riorganizzando, insieme al sindaco e con una regia, le filiere produttive dei trasporti, del settore agroalimentare, delle attività edilizie e commerciali. L’amministrazione comunale deve farsi carico di una nuova proposta, aprendo un tavolo con i governi nazionale e regionale”. L’avvocato, che da anni è impegnato in città nell’area di centrodestra, proprio al governo Draghi guarda, come ad un modello di alleanza per il bene comune, esportabile a livello locale. “Anche il sindaco rompa gli indugi e guardi ad un nuovo governo cittadino sul modello del governo Draghi o di quello Musumeci, chiedendo ai parlamentari nazionali e regionali del territorio di sottoscrivere un impegno per lo sviluppo economico della città. I gelesi vigileranno sul patto, premiando con il loro voto i politici virtuosi e punendo i camaleonti. I flussi di denaro del Piano nazionale di ripresa e resilienza devono porre rimedio alla scarsità di investimenti pubblici e al gap infrastrutturale che divide la città dalle altre aree e dal nord Italia. Ripartiamo da una cabina di regia, con un’amministrazione comunale politicamente disegnata sui modelli nazionale o regionale – aggiunge – e si vada nelle dovute sedi con progetti seri, produttivi, efficienti. Solo così è possibile attingere ad investimenti e invertire il trend di decadimento economico della città. Si chieda anche ad Eni un rapporto privilegiato, investendo in energia verde e pulita, ma anche in cultura, istituendo un museo industriale nelle aree dismesse, all’interno di raffineria”. L’obiettivo dovrebbe essere focalizzato su dossier irrinunciabili, almeno nella disamina del presidente di “Progetto Gela”. “Richiediamo infine agli assessori regionali e al ministro dello sviluppo economico di concentrare la loro attività su Gela in progetti produttivi – aggiunge – come la grande variante al piano regolatore generale, la circonvallazione, il completamento autostradale Gela-Comiso, il porto off-shore e l’hub nel Mediterraneo, che è cosa diversa dal recupero del porticciolo. Il nuovo patto per la città dovrà essere affinato e reso operativo per proiettarla tra i centri che potranno riscattarsi dalle inadeguatezze del passato”.

Scicolone non esclude neanche una nuova fase del centrodestra locale, che dovrebbe essere coinvolto nel progetto per la città. “Personalmente, lavoro per un centrodestra cittadino unito, dinamico, europeista, aperto alle esigenze delle classi che lavorano e producono, ma spero che l’idea del nuovo patto per la città venga accolto dalle migliori forze di tutti gli schieramenti politici, oltre gli steccati e le barriere dei partiti – conclude –  nessuno può tirarsi indietro”. Qualche interlocuzione con il sindaco, seppur informale, pare ci stata e Greco dovrà valutare se dare seguito.

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