Un “peso” da quattordici milioni di euro sul Comune, i soldi dovuti all’Ato: Panebianco, “per ora niente giudici”

 
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Gela. “Allo stato attuale, non c’è nessuna procedura giudiziaria. Sono certo che insieme all’amministrazione comunale si arriverà ad una soluzione”. “Solo una minima parte è stata già coperta”. Il commissario liquidatore dell’Ato Cl2 Giuseppe Panebianco conferma che il maxi debito da circa quattordici milioni di euro che il Comune deve ancora saldare potrà essere coperto senza la necessità di rivolgersi ai giudici. “Da quanto mi risulta – continua – una parte, seppur minima, è già stata pagata. Si tratta di somme che si sono venute ad accumulare ad iniziare dal 2010 e riguardano spese per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti e l’utilizzo della discarica Timpazzo. Sarà importante la certificazione in bilancio da parte dell’ente comunale. Solo se non si dovesse arrivare ad una soluzione, potremmo eventualmente pensare di rivolgerci ai giudici”. Il debito, al momento dell’insediamento della nuova giunta, è “piombato” anche sulla testa del sindaco e dei suoi assessori. Chiarezza sul tema è stata chiesta dai componenti della commissione comunale bilancio che, non a caso, hanno già preannunciato di voler convocare amministratori e revisori dei conti delle società partecipate, compreso appunto l’Ato Cl2. “Ho saputo dell’intenzione da parte dei componenti della commissione comunale bilancio di convocare anche i rappresentanti dell’Ato ambiente – conclude Panebianco – noi siamo già pronti a fornire tutte le spiegazioni del caso”.    

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