Un presunto caso di stalking, assolto in primo grado: si riapre la vicenda di un parrucchiere

 
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Gela. Assolto dall’accusa di stalking ai danni di una donna, che decise di denunciarlo. Il verdetto venne emesso in primo grado, facendo cadere le contestazioni che i pm della procura muovevano al titolare di una parrucchieria. Il caso, però, è finito davanti ai giudici della Corte d’appello di Caltanissetta. I pm della procura, davanti al verdetto favorevole all’imputato, l’hanno impugnato. Ritengono, invece, che sussistano tutti gli elementi per individuare la responsabilità dell’uomo. In base a quanto ricostruito, avrebbe reso quasi impossibile la vita di una donna, che aveva conosciuto solo qualche tempo prima. Appostamenti nei pressi dell’abitazione, biglietti minatori lasciati nell’automobile e presunte minacce. La vittima, alla fine, fu quasi costretta a lasciare la città.

Accuse sempre respinte dall’imputato e dal suo difensore di fiducia, l’avvocato Annarita Lorefice, che è riuscita ad ottenere un verdetto favorevole in primo grado. Quella sentenza è stata impugnata anche dal legale della donna, l’avvocato Davide Limoncello. La vittima che denunciò quanto stava accadendo si è costituita parte civile. La decisione, questa volta, toccherà ai giudici nisseni di secondo grado.

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