Un presunto giro di prostituzione in città, donna in carcere: organizzava appuntamenti

 
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Gela. Sono accusati di aver procacciato incontri sessuali a pagamento, sfruttando le prestazioni di una donna gelese. I giudici del riesame di Caltanissetta, accogliendo le richieste dei pm della procura, hanno disposto il carcere per un’altra donna, originaria della provincia di Ragusa. Insieme al compagno, gelese, avrebbe organizzato gli appuntamenti, nella zona della stazione ferroviaria. A ridosso di Ferragosto, sono sentiti dal gip del tribunale di Gela, senza rispondere alle domande. I pm della procura, rivolgendosi al riesame, hanno ritenuto che andassero applicate misure cautelari più rigide. Ci sarebbe stato il rischio della reiterazione del reato.

All’uomo, invece, è stato imposto il divieto di avvicinamento alla donna, che si sarebbe prostituita. I due indagati sono difesi dall’avvocato Giovanni Cannizzaro. La vicenda è emersa da una più ampia inchiesta, quella ribattezzata “San Giuseppe”.

1 commento

  1. La politica; se vuole recuperare almeno un pizzico di credibilità, non può solo puntare sul tatticismo dei partiti, ove si annidano giochi di opportunismo individuali, ma anche votare si o no. Sono d’accordo: si, non sono d’accordo: no. Dal mio modesto punto di vista mi chiedo: la minoranza, per il bene comune, ha solo l’importante compito di controllare? Non ha per caso, anche il diritto dovere di proporre? Siamo sicuri, che tra le proposte, tanto della maggioranza quando della minoranza non possa nascere una sintesi o convergenza per il bene della collettività? Il popolo molte volte viene sottovalutato, ma sono convintissimo: che alla fine sceglie chi è si è guadagnato la pagnotta, stando nella minoranza costruttiva o maggioranza altrettanto costruttiva. ( Al contrario mi chiedo, e tanti come me si chiedono: per che cosa andiamo a votare, visto che i politici non conoscono la politica del bene comune?

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