Un raggiro sulle polizze assicurative da 30 mila euro, la broker ha impugnato la condanna

 
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Gela. Una presunta truffa assicurativa da circa trentamila euro che in primo grado ha fatto scattare la condanna ad un anno di reclusione. La broker Rosy Cocchiara, accusata di aver raggirato decine di clienti, ha impugnato quel verdetto. Saranno i giudici della Corte d’appello di Caltanissetta a doversi pronunciare. E’ stato il legale della donna a rivolgersi ai magistrati nisseni dopo la condanna di primo grado, risalente al marzo di un anno fa. In base a quanto ricostruito dagli investigatori, l’allora broker assicurativa avrebbe incassato i soldi versati dai clienti dell’agenzia ma senza coprire le polizze. Avrebbe solo intascato i soldi. Diversi clienti avrebbero continuato a circolare senza alcuna copertura, ma ignari di tutto. Alcuni di loro incorsero anche nei controlli su strada delle forze dell’ordine. Per la difesa, invece, l’unico vero danno sarebbe stato causato alla compagnia assicurativa per la quale l’imputata operava. Molti degli ex clienti si sono costituiti in giudizio come parti civili.

Il giudice del tribunale di Gela gli ha riconosciuto il diritto al risarcimento dei danni. I loro legali, anche in appello, chiederanno la conferma della condanna. Sono rappresentati dagli avvocati armelo Tuccio, Giovanni Cannizzaro, Giovanna Cassarà, Giuseppe Cascino, Maria Elena Ventura, Rosario Giordano, Riccardo Balsamo, Concetta Di Stefano, Ivan Bellanti e Giuseppe Ferrara. In aula, a causa di un vizio di notifica, si tornerà a gennaio.

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