Un sit-in non autorizzato a sostegno dell’imprenditore Fabio Fasulo, accuse al figlio: pagherà un’oblazione

 
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Gela. Ammesso al pagamento di un’oblazione in denaro. La manifestazione davanti al tribunale. A deciderlo è stata il giudice Ersilia Guzzetta nel procedimento penale avviato nei confronti di Antonio Fasulo, figlio dell’imprenditore Fabio Fasulo. E’ accusato di aver organizzato, proprio davanti a palazzo di giustizia, un sit-in a sostegno delle ragioni del padre, senza però essere stato autorizzato. Il sit-in si tenne due anni fa, portato avanti da alcuni operai che contestavano i provvedimenti emessi dai magistrati nei confronti di Fabio Fasulo, ritenuti un ostacolo agli investimenti in città dell’imprenditore. E’ stato il difensore dell’imputato, l’avvocato Davide Limoncello, ad optare per l’oblazione che, così, eviterà l’apertura del dibattimento. Una richiesta accolta dal giudice. La manifestazione si tenne proprio nel periodo in cui i magistrati della procura avevano avviato una serie di inchieste nei confronti dell’imprenditore, attualmente sottoposto a diversi procedimenti penali. 

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