Un sorpasso e l’incidente mortale sulla Gela-Licata, chiesti due anni per l’unico imputato

 
0

Gela. Un furgone finì la sua corsa contro la Fiat Multipla guidata dal cinquantottenne Emanuele Zappadata. Era il luglio di otto anni fa. L’uomo morì qualche giorno dopo, nonostante il trasferimento in un centro specializzato di Palermo. Per quei fatti, il pm Pamela Cellura ha chiesto la condanna a due anni di reclusione per Carlo Mancuso, accusato di omicidio colposo. Lo schianto si verificò lungo un tratto della Gela-Licata, a pochi chilometri dalla città. L’imputato era alla guida di una Golf che solo qualche istante prima avrebbe compiuto un sorpasso che il pm ha ritenuto causa del successivo impatto tra il furgone e la vettura della vittima. Alla guida del mezzo da lavoro c’era un agricoltore gelese che tornava in città. In base alla ricostruzione dell’accusa, il sorpasso effettuato da Mancuso avrebbe fatto perdere il controllo all’agricoltore e il mezzo sarebbe poi finito contro la Multipla che viaggiava nello stesso senso di marcia della Golf dell’imputato.

Mancuso in aula ha però reso una versione diversa, sostenendo che la manovra fatale sarebbe stata compiuta proprio dal conducente del furgone. Il difensore dell’imputato, l’avvocato Santo Lucia, prima della chiusura del dibattimento ha chiesto di poter sentire un perito di parte che ha ricostruito la presunta dinamica. Una richiesta respinta dal giudice Miriam D’Amore. La decisione arriverà a fine mese, quando è prevista la discussione del legale dell’imputato.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here