Un tavolo dei sindaci per l’area di crisi, 25 milioni non bastano: vertice sindacati-commissario

 
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I confederali chiedono di incontrare i vertici Ati (immagine di repertorio)

Gela. La totale insufficienza dei venticinque milioni di euro dell’accordo di programma, finanziato dal governo nazionale e da quello regionale, ma anche i progetti da non mettere nel cassetto per perseguire l’idea di un vero sviluppo del territorio. I confederali di Cgil, Cisl e Uil hanno incontrato il sindaco di Caltanissetta Giovanni Ruvolo. Anche l’ente nisseno rientra nell’area di crisi complessa che vede come capofila Gela. Sindacati e primo cittadino hanno concordato sulla necessità di un vertice, da convocare alla presenza di tutti i rappresentanti istituzionali degli oltre venti comuni dell’area di crisi. Dalla Regione non sono ancora arrivate risposte alle richieste dei confederali, intenzionati ad incontrare il presidente Nello Musumeci e il suo vice Gaetano Armao. Con venticinque milioni si farà pochissima strada. “Non si può affrontare il tema dello sviluppo, connesso agli investimenti per l’area di crisi complessa, senza tenere conto delle disastrose condizioni in cui versano le aree industriali – ha spiegato Ruvolo – viceversa la riconversione green della raffineria e gli investimenti per nuovi insediamenti produttivi, se collegati all’agricoltura di qualità, alle filiere agroalimentari e all’artigianato, possono contribuire a creare un marchio green economicamente sostenibile per tutta l’area del centro Sicilia”.

I segretari Ignazio Giudice, Emanuele Gallo e Vincenzo Mudaro sono fermi nella necessità che sia Gela a diventare hub strategico sul Mediterraneo. “Dopo il fallimento in passato dei patti territoriali e dei contratti d’area e la recente esclusione dei comuni del centro Sicilia dalle zone economiche speciali e dal piano strategico nazionale per le aree interne – dicono – bisogna urgentemente configurare una proposta costituente, e quindi unitaria, per lo sviluppo dei nostri territori”. Nel corso dell’incontro, è emersa la possibilità che i fondi per la zona franca della legalità (in totale 50 milioni di euro) possano rientrare tra quelli da mettere a disposizione per gli investimenti dell’area di crisi. In realtà, proprio i dieci milioni che la Regione ha stanziato per l’accordo di programma arrivano proprio dal fondo per le zone franche. Ruvolo trasmetterà la richiesta di incontro a tutti i sindaci interessati e all’Anci, di modo da aprire un nuovo tavolo. Intanto, martedì i confederali della triplice incontreranno il commissario Rosario Arena. La richiesta è stata accolta e la riunione si terrà a Palazzo di Città. Quasi una discontinuità rispetto a quanto accaduto con l’ex giunta Messinese che invece aveva scelto di chiudere qualsiasi canale di dialogo con i sindacati, ritenuti “politicizzati”.

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