Un traffico di droga dall’Albania, mancano le intercettazioni: arriva l’assoluzione

 
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Gela. La droga veniva movimentata dall’Albania per poi arrivare in Italia, passando anche da Gela. L’inchiesta “Aquila a due teste” risale a quasi vent’anni fa. Solo ieri, però, il collegio penale del tribunale ha emesso un verdetto di assoluzione “per non aver commesso il fatto” nei confronti dell’albanese Aramit Gega. Dopo un primo annullamento della condanna, la vicenda è ritornata in aula. Il pm della Dda di Caltanissetta Luigi Leghissa, però, non ha potuto far altro che chiederne l’assoluzione. Non è stato possibile ritrovare le intercettazioni eseguite nel corso dell’indagine e che contenevano gli elementi d’accusa contro l’imputato.

I difensori, gli avvocati Mariella Giordano e Nobile Ranieri, hanno però ribadito la linea dell’estraneità ai fatti di Gega e avevano già chiesto che a decidere fossero i giudici del tribunale di Brindisi, dove l’operazione era stata condotta. Il collegio ha pronunciato un verdetto favorevole all’imputato.

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