Un tubolare trasformato in arma, era nell’auto di un giovane: condanna ridotta in appello

 
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Gela. I carabinieri, nel corso di un controllo, trovarono all’interno della sua automobile un tubolare trasformato in arma, con un colpo in canna. In primo grado, il ventitreenne Stefano Trubia è stato condannato a tre anni di reclusione. I giudici della Corte d’appello di Caltanissetta, su ricorso presentato dal legale di difesa (l’avvocato Nicoletta Cauchi), hanno accolto la richiesta di concordato, riducendo l’entità della condanna a due anni e quattro mesi. Dopo il sequestro dell’arma modificata, il giovane è stato sottoposto agli arresti domiciliari, regime al quale è ancora sottoposto.

L’imputato ha sempre sostenuto di aver trovato l’arma nella zona di Settefarine e poi l’avrebbe voluta rivendere. Negli scorsi anni è stato coinvolto in un’altra inchiesta, dopo spari sempre a Settefarine, che gli è costata una condanna.

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